Analisi esplorativa di confronto tra soppressione ovarica adeguata e subottimale durante la terapia endocrina adiuvante in donne in premenopausa con carcinoma mammario incluse negli studi prospettici GIM23-POSTER e PREFER.

Abstract

La soppressione ovarica (OFS) in associazione alla terapia endocrina (ET) è lo standard terapeutico per le donne giovani con tumore mammario positivo per i recettori ormonali (HR); tuttavia, nonostante la terapia, è possibile una incompleta soppressione ovarica. Il nostro lavoro ha avuto lo scopo di valutare la percentuale di pazienti con OFS subottimale, durante la terapia endocrina con agonisti dell’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRHa), e quali siano i possibili fattori ad essa associati (il tipo di GnRHa, l’età, la precedente chemioterapia, il BMI). L’analisi esplorativa ha utilizzato come database la coorte di pazienti arruolate nei due studi prospettici PREFER (NCT02895165) e GIM23-POSTER (NCT05730647) con tumore mammario HR+ sottoposte a terapia endocrina. Le pazienti sono state suddivise in base al raggiungimento di una OFS adeguata o subottimale, durante il trattamento con GnRHa, basandosi sull’aumento dell’estradiolo (E2) al di sopra della soglia di 25,1 ng/L oppure basandosi sulla ripresa del ciclo mestruale. Delle 488 pazienti, reclutate nel centro di coordinamento dell’Ospedale Policlinico San Martino, 343 hanno effettuato il trattamento endocrino adiuvante e di queste 28 (8,16%) sono rientrate nel gruppo con OFS subottimale. Dei parametri analizzati, nessuno eccetto l’uso degli inibitori dell’aromatasi (AI) ha mostrato una correlazione significativa con il rischio di sviluppare una OFS subottimale. Sulla base dei nostri risultati, nonostante i numeri ridotti, il nostro studio ha evidenziato l'importanza di valutare l'OFS in queste pazienti. La percentuale rilevante di pazienti con OFS subottimale durante i 5 anni di trattamento e l'assenza di caratteristiche cliniche basali associate a soppressione subottimale suggeriscono la necessità di monitorare attentamente tutte le pazienti.

Ovarian suppression (OFS) is the standard treatment for young women with hormone receptor (HR)-positive breast cancer; however, despite the use of gonadotropin-releasing hormone agonists (GnRHa), the resumption of ovarian function may occur. The aim of our analysis was to determine the proportion of women who experienced inadequate OFS and to also evaluate investigating factors (i.e., type of GnRHa administered, use of previous chemotherapy, BMI, age, basal E2 level) associated with inadequate E2 suppression. Our analysis used the database of patients enrolled in the two prospective studies PREFER (NCT02895165) and GIM23-POSTER (NCT05730647) in which patients diagnosed with early-stage breast cancer (eBC) and HR-positive tumours underwent endocrine therapy. The patients were divided based on whether they achieved optimal or suboptimal ovarian suppression during GnRHa treatment defined either by an increase in E2 above 25,1 ng/L or by the resumption of menstrual cycles. Of the 488 patients recruited at the coordinating centre of the Policlinico San Martino Hospital, 343 underwent adjuvant endocrine treatment, and among these, 28 (8,16%) were classified in the suboptimal ovarian suppression group. Among the analysed parameters, only the use of aromatase inhibitors (AI) showed a significant correlation with the risk of developing suboptimal ovarian suppression. Despite the small numbers, our study highlighted the importance of assessing OFS in patients with early breast cancer treated with aromatase inhibitors and GnRHa. The relevant proportion of patients with suboptimal OFS throughout 5 years of treatment and the absence of baseline clinical characteristics associated with suboptimal suppression suggests the need to closely monitor all patients.