Utilizzo dei dati dello screening combinato del primo trimestre per la preeclampsia pretermine nel predire il rischio di effetti avversi materno-fetali

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Author
Polizzi, Giorgia <1989>
Date
2025-04-18Data available
2025-05-08Abstract
La disfunzione uteroplacentare può essere causa non solo di preeclampsia, ma anche di altre complicanze ostetriche quali parto pretermine, feto piccolo per l'epoca gestazionale e morte intrauterina. La Fetal Medicine Foundation ha proposto un algoritmo per l’identificazione precoce delle donne ad alto rischio di preeclampsia pretermine, tipicamente associata a importanti anomalie della placentazione. L’obiettivo primario di questo studio è valutare il tasso di esiti ostetrici avversi associati a disfunzione placentare nelle pazienti risultate ad alto rischio per la preeclampsia pretermine (ovvero che parto avvenga prima delle 37 settimane di gestazione) mediante screening combinato del primo trimestre. L’obiettivo secondario è quello di studiare una possibile associazione tra disfunzione uteroplacentare e anomalie fetali, valutando il tasso di malformazioni fetali ecograficamente rilevabili nella popolazione ad alto rischio di preeclampsia rispetto alle pazienti risultate a basso rischio.
Di seguito verranno illustrati i risultati preliminari relativi ad uno studio prospettico, attualmente in corso, effettuato su tutte le gravide che si sono rivolte alla unità di medicina fetale del Policlinico San Martino per lo screening delle aneuploidie nel primo trimestre, tra novembre 2022 e ottobre 2023.
Delle 975 pazienti arruolate, la maggioranza era caucasica e nullipara. Lo screening è risultato ad alto rischio di preeclampsia pretermine in 179 pazienti (16,5%). Le caratteristiche del gruppo ad alto rischio erano un maggiore indice di massa corporea, età più avanzata, una più alta prevalenza di nulliparità e di gravidanze ottenute mediante procreazione medicalmente assistita rispetto al gruppo a basso rischio.
Le pazienti gravide con un test di screening positivo nel primo trimestre corrono un rischio più elevato sia di preeclampsia pretermine che di altre gravi complicanze della gravidanza associate a disfunzione placentare, nonostante la profilassi con aspirina. Uteroplacental dysfunction may cause not only preeclampsia, but also other obstetric complications such as preterm birth, small-for-gestational-age fetus, and intrauterine death. The Fetal Medicine Foundation has proposed an algorithm for the early identification of women at high risk of preterm preeclampsia, typically associated with significant placental abnormalities. The primary objective of this study is to evaluate the rate of adverse obstetric outcomes associated with placental dysfunction in patients found to be at high risk for preterm preeclampsia (i.e., delivery before 37 weeks of gestation) by combined first-trimester screening. The secondary objective is to study a possible association between uteroplacental dysfunction and fetal anomalies, evaluating the rate of ultrasound-detectable fetal malformations in the population at high risk of preeclampsia compared to patients found to be at low risk.
The following are the preliminary results of a prospective study, currently underway, carried out on all pregnant women who turned to the Fetal Medicine Unit of the Policlinico San Martino for aneuploidy screening in the first trimester, between November 2022 and October 2023.
Of the 975 patients enrolled, the majority were Caucasian and nulliparous. Screening resulted in a high risk of preterm preeclampsia in 179 patients (16.5%). The characteristics of the high-risk group were a higher body mass index, older age, a higher prevalence of nulliparity and pregnancies obtained through medically assisted procreation compared to the low-risk group.
Pregnant patients with a positive screening test in the first trimester are at higher risk of both preterm preeclampsia and other serious pregnancy complications associated with placental dysfunction, despite aspirin prophylaxis.