La Pubblicazione Illegale di Documenti Classificati: Implicazioni Legali e Uso in Procedimenti Giudiziari
Author
Castagnola, Rocco <2002>
Date
2025-03-19Data available
2025-03-27Abstract
L'evoluzione della diplomazia ha raggiunto il suo apice nel 1961 con la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche. Questa Convenzione codifica l'allora sistema consuetudinario e aggiorna gli aspetti obsoleti di questo, creando un sistema tutt'ora rilevante e utilizzato dalle corti. L'articolo 24 di detta Convenzione tratta del tema dell'Immunità degli archivi e dei documenti della missione, fornendo questi di un nuovo tipo di immunità grazie alla formulazione dell'articolo 24, che permette un amplia interpretazione per le corti che devono applicarlo.
Il sistema internazionale è sempre stato caratterizzato da violazioni di immunità da parte di attori internazionali o agenti in collaborazione con questi, ma nell'ultimo secolo questi crimini sono dilagati. Fenomeni come il whistleblowing o il giornalismo di inchiesta hanno tratto molto vantaggio dallo sviluppo tecnologico degli ultimi trent'anni, smascherando abusi degli Stati che venivano coperti sotto forma di segreti di Stato. Le corti in tutto il mondo, perciò si sono dovute aggiornare, un caso esempio è "Bancoult v Secretary of State for Foreign and Commonwealth Affairs". Nel terzo appello del caso viene richiesto dall'accusa di utilizzare un cablogramma pubblicato da Wikileaks che avrebbe contenuto informazioni classificate. La Divisional Court prende una decisione riguardo all'utilizzo di questo cablogramma nel processo, ma la Corte d'Appello, in seguito, contraddice le decisioni della Divisional Court ed interpreta l'articolo 24 della Convenzione di Vienna in maniera diversa: sostenendo che un informazione di dominio pubblico non possa essere considerata dotata di immunità da una corte. La decisione della Corte d'Appello inglese cambia le dinamiche interne alle corti di tutto il Mondo riguardo l'applicazione dell'articolo 24 della Convenzione di Vienna del 1961, rendendo la pubblicazione di documenti classificati molto più pericolosa a livello giuridico. The evolution of diplomacy reached its peak in 1961 with the Vienna Convention on Diplomatic Relations. This Convention codified the then-customary system and updated its obsolete aspects, creating a system that remains relevant and is still used by courts today. Article 24 of the Convention addresses the immunity of mission archives and documents, granting them a new type of immunity through its formulation, which allows for broad interpretation by the courts that must apply it.
The international system has always been marked by violations of immunity by international actors or agents collaborating with them, but in the last century, these crimes have spread significantly. Phenomena such as whistleblowing and investigative journalism have greatly benefited from technological advancements over the past thirty years, exposing state abuses that were concealed under the guise of state secrets. Courts worldwide have had to adapt, with a notable example being Bancoult v Secretary of State for Foreign and Commonwealth Affairs.
In the third appeal of the case, the prosecution requested the use of a cablegram published by Wikileaks, which allegedly contained classified information. The Divisional Court made a ruling on the use of this cablegram in the proceedings, but the Court of Appeal later contradicted the Divisional Court's decision and interpreted Article 24 of the Vienna Convention differently, asserting that information already in the public domain cannot be considered immune by a court. The decision of the English Court of Appeal has altered the internal dynamics of courts worldwide regarding the application of Article 24 of the 1961 Vienna Convention, making the publication of classified documents significantly more legally perilous.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2776]