"Lost in Transition: La Transizione Digitale negli Atenei Italiani – Sfide, Opportunità e Prospettive"

Abstract

The digitalization of the Italian Public Administration (PA) is a complex process characterized by legislative reforms, technological innovations, and cultural resistance. Over the past thirty years, Italian universities have served as a significant case study, having to balance their managerial autonomy with national directives on digital transformation.

This research analyzes the digitalization journey of Italian universities, highlighting the strategies adopted, institutional differences, and the effects of national policies. The study is developed on two levels: first, it examines the evolution of regulations, from the initial administrative reforms to the Madia Reform of 2015 and the National Recovery and Resilience Plan (PNRR); second, it compares the practical experiences of various Italian universities, identifying development models, critical issues, and best practices.

A key finding is the dichotomy between universities that have implemented a systemic approach to digitalization and those that have developed fragmented solutions, resulting in an “island-based” digitalization limited to specific areas. Major challenges include resistance to change, lack of digital skills, rigid academic governance, and dependence on external providers such as Cineca. However, the COVID-19 pandemic accelerated the process, driving the widespread adoption of smart working and digital platforms for teaching and administrative management. This research presents a comparative analysis of eleven Italian universities, identifying common trends and the specificities of each institution. The goal is to determine whether an optimal digital transition model exists that can be replicated within the Italian university system, ensuring an effective digital transformation aligned with the objectives of the Digital Compass 2030 and the PNRR.

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) italiana è un processo complesso, caratterizzato da riforme legislative, innovazioni tecnologiche e resistenze culturali. Negli ultimi trent'anni, le università italiane hanno rappresentato un caso di studio emblematico, trovandosi a dover bilanciare l’autonomia gestionale con le direttive nazionali sulla trasformazione digitale.

Questa ricerca analizza il percorso di digitalizzazione degli atenei italiani, mettendo in evidenza le strategie adottate, le differenze tra le istituzioni e gli effetti delle politiche nazionali. L’indagine si sviluppa su due livelli: da un lato, esamina l’evoluzione normativa, dalle prime riforme amministrative alla Riforma Madia del 2015, fino al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); dall’altro, confronta le esperienze concrete di diversi atenei italiani, evidenziando modelli di sviluppo, criticità e best practices.

Un elemento chiave emerso è la dicotomia tra atenei che hanno adottato un approccio sistemico alla digitalizzazione e quelli che hanno sviluppato soluzioni frammentate, con una digitalizzazione “a isole” limitata a specifici ambiti. Tra i principali ostacoli si riscontrano la resistenza al cambiamento, la carenza di competenze digitali, la rigidità della governance accademica e la dipendenza da fornitori esterni come il Cineca. Tuttavia, la pandemia da COVID-19 ha accelerato il processo, imponendo l’adozione diffusa dello smart working e delle piattaforme digitali per la didattica e la gestione amministrativa. Questa ricerca propone un’analisi comparata tra undici atenei italiani, individuando le tendenze comuni e le specificità di ciascuna realtà. L’obiettivo è valutare se esista un modello ottimale di transizione digitale replicabile nel sistema universitario italiano, capace di garantire un’efficace trasformazione digitale in linea con gli obiettivi europei del Digital Compass 2030 e il PNRR.