Variabili clinico-forensi in pazienti autori di reato: uno studio osservazionale nel Dipartimento Di Salute Mentale di Genova
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Author
Materazzo, Ludovica <1994>
Date
2025-02-06Data available
2025-02-27Abstract
Le varie leggi che si sono susseguite negli anni hanno determinato, come esito del processo di deistituzionalizzazione, un progressivo allargamento dell’area di competenza e di responsabilità dei Dipartimenti di Salute Mentale nella gestione dei pazienti psichiatrici autori di reato. Per il paziente sofferente di un disturbo psichico che commette un fatto previsto dalla legge come reato, si configurano percorsi sanzionatori e di cura molto eterogenei in base alla combinazione di diversi fattori; scopo del presente elaborato è proprio l’approfondimento di questi, mettendo anche in luce le principali criticità. E’ stato analizzato l’intero campione di pazienti autori di reato (N=243) in carico al Dipartimento di Salute Mentale di Genova. Sono state esaminate variabili demografiche (età, sesso, nazionalità), cliniche (diagnosi psichiatriche, abuso di sostanze), criminologiche (tipo di reato e misura di sicurezza). Si sono poi correlate le variabili per stabilire eventuali associazioni. E’ stata riscontrata una prevalenza di reati contro la persona (nel 75% dei pazienti). Di questi, circa la metà è avvenuta in ambito intrafamiliare. Si è riscontrata una tendenza, , a commettere maltrattamenti in famiglia da parte dei pazienti con diagnosi primaria afferente all’area dei disturbi psicotici, e, a commettere reati contro la persona al di fuori della sfera familiare da parte di pazienti con diagnosi primaria di disturbo di personalità. E’ stato rilevato che i reati contro il patrimonio sono significativamente più rappresentati nei pazienti di etnia africana, e che vi è una associazione tra diagnosi di disturbo di personalità e abuso di alcol e sostanze in combinazione e reati contro il patrimonio e abuso di alcol e sostanze in combinazione. Rispetto alle misure giudiziarie, si è riscontrato a maggior parte dei pazienti è risultata sottoposta a misura di sicurezza, con prevalenza delle misure non detentive, più frequentemente eseguite all’interno di strutture residenziali. The various laws that have followed one another over the years have determined, as a result of the deinstitutionalization process, a progressive expansion of the area of competence and responsibility of the Mental Health Departments in the management of psychiatric patients who have committed crimes. For the patient suffering from a mental disorder who commits an act foreseen by law as a crime, very heterogeneous sanctioning and treatment paths are configured based on the combination of different factors; the purpose of this thesis is precisely the in-depth analysis of these, also highlighting the main critical issues.The entire sample of criminal patients (N=243) in the care of the Mental Health Department of Genoa was analyzed. Demographic (age, sex, nationality), clinical (psychiatric diagnoses, substance abuse), criminological (type of crime and security measure) variables were examined. The variables were then correlated to establish any associations. A prevalence of crimes against the person was found. Of these, approximately half occurred within the family. there was a tendency to commit mistreatment in the family by patients with a primary diagnosis relating to the area of psychotic disorders, and to commit crimes against the person outside the family sphere by patients with a primary diagnosis of disorder of personality. We found that property crimes are significantly more represented in patients of African ethnicity, and that there is an association between diagnosis of personality disorder and alcohol and substance abuse in combination and property crimes and alcohol and substance abuse. substances in combination. Reguarding judicial measures, the majority of patients were subjected to security measures, with a prevalence of non-custodial measures, most frequently carried out within residential facilities.