LE PROCEDURE DI GARA E LA GESTIONE FINANZIARIA DEI CONTRATTI PUBBLICI. LA DISCIPLINA EUROPEA E LA DECLINAZIONE IN AMBITO NAZIONALE.

Abstract

La nascita delle istituzioni europee ha determinato un’espansione nel corso degli anni delle competenze sovranazionali in ambito economico, determinando la necessità di un intervento sempre più esteso anche sulla disciplina contrattualistica vigente negli Stati membri, al fine di tutelare i principi fondanti dei Trattati istitutivi: la libera concorrenza e il corretto funzionamento del mercato. L'esigenza europea era volta verso l'incremento dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità dell’azione amministrativa durante l’espletamento delle procedure di gara, assicurando a tutte le imprese interessate pari opportunità. La trattazione si pone pertanto l’obiettivo di esaminare come le normative comunitarie in materia si siano evolute e come siano state recepite dal legislatore nazionale, con particolare riguardo alla trasparenza dell’azione amministrativa e allo svolgimento digitale delle procedure, concentrandosi sui presupposti normativi alla base delle procedure di gara e sui nuovi principi derivanti dalle disposizioni sovranazionali, così come recepite nel recente Codice dei contratti pubblici, il d.lgs. n. 36/2023. L’elaborato si concentra quindi sulle concrete fasi preparatorie e esecutorie delle gare pubbliche (previste dal legislatore europeo a monte e da quello italiano a valle) distinguendo le procedure in base all’importo previsto dal contratto. Tenendo conto della rilevante incidenza dell’attività contrattuale sul totale della spesa pubblica, l’elaborato focalizza l’attenzione anche sulla modalità di gestione finanziaria delle risorse pubbliche destinate al finanziamento delle commesse tramite l’analisi degli strumenti contabili che il legislatore nazionale ha perfezionato al fine di assolvere agli obiettivi sovranazionali di finanza pubblica e che le pubbliche amministrazioni sono tenute ad impiegare prima, durante e a seguito dell’aggiudicazione delle gare finalizzate all’acquisizione di lavori, servizi e forniture.

The birth of the European institutions has led to an expansion over the years of their supranational competences in the economic field, determining the need for an increasingly extensive intervention on the contractual discipline in force in the Member States, in order to protect the founding principles of the founding Treaties: free competition and the correct functioning of the internal market. The need of the European institutions was aimed at increasing the effectiveness, efficiency and cost-effectiveness of administrative action during the completion of tender procedures, ensuring equal opportunities for all the interested companies. The discussion therefore aims to examine how the European regulations on the matter have evolved and how they have been implemented by the national legislator, with particular regard to the transparency of administrative action and the digital implementation of procedures, focusing on the regulatory assumptions underlying the tender procedures and on the new principles deriving from the supranational provisions, as implemented in the recent Public Contracts Code, Legislative Decree no. 36/2023. The paper focuses then on the concrete preparatory and executive phases of public tenders (first provided by the European legislator and then by the Italian legislator) distinguishing the procedures based on the alleged amount of the contract. Considering the significant impact of the contractual activity on total public spending, the paper also focuses its attention on the financial management method of public resources intended to finance contracts through the analysis of the accounting tools that the national legislator has perfected in order to fulfill the supranational objectives of public finance, which public administrations are required to use prior, during and following the awarding of tenders aimed at the acquisition of works, services and supplies.