Il reclamo giurisdizionale al magistrato di sorveglianza

Abstract

Il presente lavoro analizza le tappe salienti del lungo percorso giurisprudenziale, iniziato con la sentenza della Corte costituzionale, n. 26 del 1999, e conclusosi con la sentenza della Corte e.d.u. dell'8 gennaio 2013. Il frutto di tale iter, è rappresentato dall'introduzione dell'art. 35-bis ord. penit. che disciplina il reclamo giurisdizionale al magistrato di sorveglianza. Si sviluppa un'analisi sulle funzioni del magistrato di sorveglianza e del Garante nazionale dei diritti delle persone detenuto o private della libertà personale. Si esaminano i tratti fondamentali del procedimento ed i profili critici in tema di effettività, nonché l'applicazione del rimedio in esame nell'ambito del regime detentivo speciale ex art. 41-bis.

The present work analyses the salient stages of the long jurisprudential course, which started with the Constitutional Court's judgment no. 26 of 1999 and ended with the judgment of the European Court of Human Rights of 8 January 2013. The fruit of this process is represented by the introduction of Article 35-bis of the Penitentiary Ordinance, which regulates the judicial complaint to the supervisory magistrate. An analysis is developed on the functions of the supervisory magistrate and the national guarantor of the rights of persons detained or deprived of their liberty. The fundamental features of the procedure and the critical profiles in terms of effectiveness are examined, as well as the application of the remedy in question in the context of the special detention regime under Article 41-bis.