La prospettiva del diritto internazionale e dell'UE nel riconoscimento transfrontaliero dello status filii
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Autore
Bruno, Marvin <1998>
Data
2024-12-04Disponibile dal
2024-12-12Abstract
Negli ultimi decenni, la mobilità transfrontaliera e la diversificazione dei modelli familiari hanno posto nuove sfide per l’Unione Europea, rendendo cruciale il riconoscimento dello status filii, ovvero il legame giuridico tra minore e genitori. La tesi analizza l’evoluzione normativa e le soluzioni proposte in ambito internazionale ed europeo, con particolare attenzione al diritto di famiglia e alla gestazione per altri (GPA).
Il primo capitolo analizza l’evoluzione del concetto di filiazione, superando discriminazioni tra figli legittimi e naturali per tutelare i legami affettivi. Il diritto internazionale, con strumenti come la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e quella sui Diritti del Fanciullo, protegge i diritti dei minori. L’Unione Europea, tramite il regolamento del 2022, propone di armonizzare il riconoscimento dello status filii tra Stati membri, garantendo uniformità giuridica.
Il secondo capitolo approfondisce la GPA e le differenze normative tra Stati: alcuni la regolamentano, altri, come l’Italia, la vietano. Casi come Mennesson in Francia e Paradiso-Campanelli in Italia mostrano le difficoltà nel bilanciare i diritti del minore con le leggi nazionali. La proposta UE introduce strumenti come il Certificato Europeo di Filiazione per facilitare il riconoscimento transfrontaliero, affrontando le tensioni tra armonizzazione e sovranità nazionale.
Le Conclusioni evidenziano l’urgenza di soluzioni integrate per tutelare i diritti dei minori in un’Europa sempre più interconnessa. Armonizzare il diritto di famiglia, rispettando le diversità culturali, è indispensabile per garantire una protezione uniforme dei diritti fondamentali, bilanciando valori tradizionali e trasformazioni sociali.
Lo studio contribuisce al dibattito sul diritto di famiglia europeo, proponendo un approccio inclusivo che valorizzi l’interesse del minore e il principio di non discriminazione. In recent decades, cross-border mobility and the diversification of family models have posed new challenges for the European Union, making the recognition of the status filii, the legal bond between a child and their parents, crucial. This thesis analyzes the normative evolution and solutions proposed at the international and European levels, focusing on family law and surrogacy (GPA).
Chapter 1 examines the evolution of the concept of filiation, overcoming discrimination between legitimate and natural children to protect emotional bonds. International law, through instruments like the European Convention on Human Rights and the Convention on the Rights of the Child, safeguards children's rights. The European Union, with the 2022 regulation, aims to harmonize the recognition of status filii among Member States, ensuring legal uniformity.
Chapter 2 focuses on surrogacy and the normative differences among European countries: some regulate it, while others, like Italy, prohibit it. Cases like Mennesson in France and Paradiso-Campanelli in Italy highlight the difficulty of balancing children's rights with national laws. The EU proposal introduces tools such as the European Certificate of Filiation to facilitate cross-border recognition, addressing tensions between harmonization and national sovereignty.
The Conclusions highlight the urgency of integrated solutions to protect children's rights in an increasingly interconnected Europe. Harmonizing family law, while respecting cultural diversity, is essential to ensure uniform protection of fundamental rights, balancing traditional values with social transformations.
This study contributes to the debate on the future of European family law, proposing an inclusive approach that prioritizes the best interests of the child and the principle of non-discrimination.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [2445]