Sofferenza mentale in carcere: strategie di prevenzione del rischio di suicidio.
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Author
Delfino, Davide <2002>
Date
2024-11-18Data available
2024-11-28Abstract
Questa tesi esamina la salute mentale nelle carceri italiane, con particolare attenzione al ruolo dell'infermiere nella prevenzione del suicidio tra i detenuti. La scelta di questo tema deriva dalla crescente necessità di riconoscere e gestire le problematiche mentali all'interno di un ambiente complesso e spesso sovraffollato come il carcere, dove la salute psicologica viene frequentemente trascurata. Attualmente, oltre il 40% dei detenuti presenta almeno un disturbo mentale, tra cui ansia, depressione e psicosi, aggravati dalle condizioni di sovraffollamento e dalla carenza di risorse.
La tesi si sviluppa in una revisione della letteratura e dei dati più recenti per evidenziare l’importanza di un approccio infermieristico mirato nella gestione della salute mentale in carcere, con particolare riguardo alla prevenzione del suicidio. Nel corso degli ultimi anni, infatti, il tasso di suicidi in ambito penitenziario ha raggiunto livelli preoccupanti, con un picco di casi nei primi mesi del 2024.
Per monitorare e valutare il rischio suicidario, l’infermiere dispone di specifici strumenti di valutazione come la JSAT e la SAMI, ciascuno con caratteristiche e obiettivi distinti. Il ruolo dell'infermiere in questo contesto va ben oltre la semplice assistenza fisica, comprendendo la sensibilizzazione dei detenuti alla salute mentale e la collaborazione con altri professionisti per creare un ambiente di supporto. La tesi conclude sottolineando l'importanza di un intervento infermieristico integrato e continuo per promuovere il benessere psicologico e ridurre i tassi di suicidio, offrendo al detenuto una possibilità di reintegrazione sociale positiva. This thesis examines mental health in Italian prisons, focusing specifically on the role of nurses in suicide prevention among inmates. The choice of this topic arises from the growing need to address mental health issues in the complex and often overcrowded prison environment, where psychological well-being is frequently overlooked. Currently, over 40% of inmates present at least one mental disorder, including anxiety, depression, and psychosis, often exacerbated by overcrowding and limited resources.
The thesis presents a review of recent literature and data to emphasize the importance of a targeted nursing approach to mental health management in prisons, particularly regarding suicide prevention. In recent years, suicide rates in penitentiary settings have reached alarming levels, with a significant number of cases recorded in the early months of 2024.
To monitor and assess suicide risk, nurses utilize specific assessment tools such as the JSAT and the SAMI, each with distinct features and purposes. The role of the nurse in this context extends beyond physical care to include mental health education for inmates and collaboration with other professionals to create a supportive environment. The thesis concludes by highlighting the importance of an integrated and continuous nursing intervention to promote psychological well-being and reduce suicide rates, offering inmates a chance for positive social reintegration.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2853]