Affidabilità dei dati NIRS cerebrali nella previsione della chiusura del doto arterioso emodinamicamente significativo in neonati pretermine trattati con paracetamolo: comparazione di dati clinici e ecografici
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Autore
Morelli, Elena <1993>
Data
2024-11-12Disponibile dal
2024-11-21Abstract
Introduzione: Il dotto arterioso pervio determina uno stato di iperafflusso polmonare, di ridotta perfusione sistemica (furto) e di severa alterazione del flusso cerebrale. Diversamente da Ibuprofene e Indometacina, Paracetamolo è meno indagato nei suoi effetti sulla stabilità emodinamica. Il trattamento precoce o un atteggiamento attendista sono dibattuti.
Scopo: comparare l’affidabilità dei parametri ecocardiografici e del monitoraggio con near infrared spectroscopy (NIRS) cerebrale nel valutare la risposta al trattamento farmacologico e gli effetti cerebrovascolari.
Metodi: Sono stati arruolati tutti i neonati con età gestazionale inferiore alle 32 settimane sottoposti a trattamento per la chiusura del dotto arterioso pervio. Paracetamolo è stato somministrato 15 mg/kg ogni 6 ore per 5 giorni o più prolungato se necessario. Tutti i neonati hanno eseguito ecocardiografie cadenzate fino al termine del trattamento, e un monitoraggio NIRS cerebrale fino alla prima valutazione ecocardiografica. Il monitoraggio NIRS è stato continuativo e analizzato a intervalli di tempo di 6 ore tra le somministrazioni.
Risultati: sono stati arruolati 45 neonati con età gestazionale media di 26 settimane e peso medio alla nascita 889 grammi. Tutti i pazienti hanno ottenuto la chiusura del dotto al termine del primo ciclo di terapia (media 5.4 giorni), senza effetti collaterali. Al monitoraggio NIRS è emerso una significativa riduzione del fractional tissue oxygen extraction (FTOE,p< 0.001) e un aumento dell’ossigenazione cerebrale (rSO2,p=0.031) nei pazienti con rapida riduzione del diametro del dotto (1mm/24h) e con precoce chiusura (entro 5 giorni).
Conclusioni: I risultati suggeriscono un possibile effetto positivo del Paracetamolo, ripristinando una fisiologica perfusione cerebrale dopo chiusura del dotto. Considerata l’assenza di eventi avversi in questa popolazione, si rinforza la raccomandazione a chiudere il dotto con Paracetamolo. Background: PDA, a common comorbidity in prems, determines an increased pulmonary flow, a reduced systemic perfusion (ductal steal) and worrying perturbations in cerebral blood flow (CBF). Differently from Ibuprofen and Indomethacin, pcm is less known for its haemodynamic effects. More recently, the prompt PDA closure in preterm has been questioned as an attending approach has been considered.
Aim of the study: to compare cardiac US findings with variations in cerebral NIRS values to investigate not only efficacy and response to pcm but CBF effects studied with NIRS.
Methods: preterm newborns < 32 weeks of GA who underwent treatment for hemodynamic significant PDA were included. Cardiac US evaluation was performed 24 hours after the first dose of pcm and regularly until the end of treatment. Fifteen mg per kg per dose of pcm was administered 4 times a day for 5 days, or longer if required. Every patient underwent cerebral NIRS monitoring during the first 24 hrs of treatment, until the first cardiac US scan. NIRS data were continuously obtained and calculated in 6 hrs time frame, in between drug administrations.
Results: 45 newborns were enrolled, mean GA 26 wks and mean birth weight 889 g. Every patient successfully closed the PDA after the first treatment course (mean 5.6 days) with no side effects. NIRS revealed a significant reduction of fractional tissue oxygen extraction (FTOE) values (p<0.001) and a significant increase in regional oxygenation (rSO2,p=0.031) in those having a rapid decrease in ductal diameter (1mm/24h) and an early (within 5 days) PDA closure.
Conclusions: Our data suggest a plausible positive effect of the pcm following PDA closure restoring a more physiological homeostasis of CBF. Together with the lack of side effects in such a low gestational age population of prems, these findings corroborate the choice of treating PDA with pcm.