Outcome nel trapianto di rene: un'analisi comparativa tra pazienti pediatrici e adulti. Uno studio retrospettivo multicentrico
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Autore
Chiarenza, Decimo Silvio <1993>
Data
2024-11-12Disponibile dal
2024-11-21Abstract
Il trapianto di rene è il trattamento di scelta per la malattia renale allo stadio terminale. Il trapianto renale migliora significativamente la qualità della vita dei pazienti e riduce il rischio di mortalità rispetto alla dialisi a lungo termine. Tuttavia, i pazienti post-trapianto necessitano di un monitoraggio attento, poiché i complessi trattamenti immunosoppressivi a cui sono sottoposti aumentano la loro vulnerabilità a infezioni, tumori e malattie cardiovascolari.
Abbiamo raccolto i dati di 306 pazienti trapiantati di rene tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018, dal momento del trapianto fino al quinto anno di follow-up, alla perdita del graft o al decesso. I pazienti selezionati comprendevano sia adulti sia pediatrici. I dati degli adulti sono stati forniti dai reparti di nefrologia di Bologna, mentre quelli pediatrici dai reparti di nefrologia pediatrica di Genova, Padova e Roma. Tutti i pazienti sono stati classificati in base alla patologia di base, al tipo di donatore, al tipo di trapianto (donatore, vivente, pre-empitive).
L'analisi ha valutato: l'insorgenza di rigetto, di ipertensione, diabete, neoplasie, perdita del graft, recidiva della patologia di base e morte, con particolare attenzione alle differenze tra i gruppi pediatrici e adulti.
RISULTATI: Non sono state riscontrate differenze significative tra pazienti pediatrici e adulti in termini di mortalità, perdita del graft e rigetto d'organo. L’insorgenza di ipertensione post-trapianto e la recidiva della patologia di base sono risultate significativamente più elevate nei bambini. Al contrario, l'incidenza di diabete e neoplasie è risultata significativamente più alta negli adulti.
CONCLUSIONE: I tassi di rigetto comparabili tra pazienti pediatrici e adulti, uniti all’aumentato rischio di recidiva della malattia nei bambini, evidenziano la necessità di includere la popolazione pediatrica nei principali studi clinici per nuove terapie, attualmente rivolti principalmente ai soggetti adulti. INTRODUCTION: Kidney transplantation is the treatment of choice for end-stage kidney disease. A kidney transplant significantly enhances patients’ quality of life and lowers the risk of mortality compared to long-term dialysis. Nonetheless, post-transplant patients need careful monitoring, as the intricate immunosuppressive treatments they rely on increase their vulnerability to infections, cancers, and cardiovascular diseases.
MATERIALS AND METHODS: We collected data of 306 patients who underwent kidney transplantation between January 1st, 2017, and December 31st, 2018, from the time of transplantation up to either the fifth year of follow-up, graft loss or death. The selected patients included were both adults and pediatric. Data for the former were provided by the nephrology departments of Bologna. Data for the latter were provided by the pediatric nephrology departments of Genoa, Padua, and Rome. All patients were classified based on their underlying disease, donor type, transplant type and whether they had received preemptive transplantation. The analysis assessed the occurrence of acute or chronic renal rejection, development of hypertension requiring medication, diabetes and neoplasms, graft loss, recurrence of primary disease and patient death, with particular attention to any differences between the pediatric and adult groups.
RESULTS: No significant differences were found between pediatric and adult patients in mortality, graft loss and organ rejection. The occurrence of post-transplant hypertension and recurrence of the underlying disease was significantly higher in children. Conversely, the incidence of diabetes and malignancy was significantly higher in adults.
CONCLUSION: The comparable rates of rejection between pediatric and adult patients, combined with the increased risk of disease recurrence in children, highlights the critical need for pediatric inclusion in major clinical trials for new therapies, which are currently primarily aimed to adults