Effetti della neuromodulazione percutanea nelle patologie neuromuscoloscheletriche una revisione della letteratura.

Abstract

Le tecniche di neuromodulazione percutanea sono delle tecniche praticate e utilizzate dalla figura professionale del fisioterapista, in vari Paesi esteri come (America, Spagna, Inghilterra), tramite l’utilizzo di ecoguida, approvata dall’OMS (organizzazione mondiale della Sanità) già nel 1984, per concederne l’uso a scopi valutativi nella pratica clinica del fisioterapista. Per quanto concerne la nostra figura professionale ad oggi in Italia, abbiamo fatto un passo in avanti nei confronti dell’utilizzo di ecografia a scopi valutativi, la quale è stata approvata proprio quest’anno, mentre abbiamo fatto un passo indietro per quanto riguarda la pratica delle tecniche percutanee invasive, come il dry-needling, le quali sono state approvate solo per un breve periodo (2014-2017), per poi essere nuovamente invalidate. Il Ministero della Sanità, il 10 dicembre 2013, ha espresso un parere favorevole (vedi allegato n.1) per la pratica della tecnica di dry needling da parte dei fisioterapisti, su indicazione medica, in studi dove fosse presente un medico e dopo un percorso formativo adeguato. Successivamente, però, il 21 novembre 2017 lo stesso ministero ha espresso un parere sfavorevole (vedi allegato n.2) per la pratica del dry needling da parte dei fisioterapisti, definendolo (contrariamente a quanto stabilito il 10 dicembre 2013 e alle indicazioni internazionali) ad uso esclusivo del medico chirurgo abilitato all'esercizio della professione ed in possesso di specifica formazione post laurea. In questa tesi parleremo soprattutto di PENS (Stimolazione Elettrica Nervosa Percutanea) e la sua applicazione per il trattamento di numerose condizioni neuromuscoloscheletriche. La PENS è una tecnica di fisioterapia mini-invasiva percutanea che permette al fisioterapista di intervenire sia sul sistema nervoso periferico ma anche sul sistema nervoso centrale, rendendola un’ottima tecnica per il trattamento di disfunzioni di natura acuta o cronica.

Percutaneous neuromodulation techniques are techniques practiced and used by the professional figure of the physiotherapist, in various foreign countries such as (America, Spain, England), through the use of ultrasound guidance, approved by the WHO (World Health Organization) already in 1984, to allow its use for evaluation purposes in the clinical practice of the physiotherapist. As regards our professional figure today in Italy, we have taken a step forward with regard to the use of ultrasound for evaluation purposes, which was approved just this year, while we have taken a step back with regard to the practice of invasive percutaneous techniques, such as dry-needling, which were approved only for a short period (2014-2017), and then invalidated again. On 10 December 2013, the Ministry of Health expressed a favorable opinion (see attachment no. 1) for the practice of the dry needling technique by physiotherapists, on medical advice, in offices where a doctor was present and after an adequate training course. Subsequently, however, on 21 November 2017, the same ministry expressed an unfavorable opinion (see attachment no. 2) for the practice of dry needling by physiotherapists, defining it (contrary to what was established on 10 December 2013 and to international indications) for the exclusive use of the surgeon qualified to practice the profession and in possession of specific post-graduate training. In this thesis we will talk mainly about PENS (Percutaneous Electrical Nerve Stimulation) and its application for the treatment of numerous neuromusculoskeletal conditions. PENS is a minimally invasive percutaneous physiotherapy technique that allows the physiotherapist to intervene on both the peripheral nervous system and the central nervous system, making it an excellent technique for the treatment of acute or chronic dysfunctions.