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dc.contributor.advisorTraverso, Andrea <1975>
dc.contributor.advisorNurra, Filippo <>
dc.contributor.authorCurean, Floarea Gabriela <1982>
dc.date.accessioned2024-11-21T15:15:06Z
dc.date.available2024-11-21T15:15:06Z
dc.date.issued2024-11-13
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/10309
dc.description.abstractPortando dentro l’esperienza dei ultimi 10 anni come professionista dell’educazione e dei ultimi 5 anni come coordinatrice, ho sentito l’esigenza di porre uno sguardo più approfondito sul sistema all’interno del quale mi sono formata e sono cresciuta lavorativamente. La mia proposta è quella di restituire un’immagine più complessa possibile della figura del coordinatore, declinata nei contesti delle Comunità Educative di Accoglienza ad integrazione socio-sanitaria (CEAS), Centri Diurni con interventi ad integrazione socio-sanitaria (CEDIS), Comunità mamma-bambino e Alloggi per l’autonomia rivolta a giovani adulti (Alloggi protetto), cercando di esplicitare come esso risponde in maniera specifica ai bisogni di ogni Servizio. Ho analizzato i rapporti che si creano intorno all’utenza in termini di co-progettazione e rete di servizi. In tutte le comunità, il coordinatore rappresenta il punto di incontro fra l’utenza e gli altri professionisti implicati nel progetto. La costruzione della rete di sostegno intorno al minore e alle famiglie è faticosa e impiega una negoziazione degli obiettivi; spesso è il coordinatore a mediare, negoziare e a mettere insieme varie professioni a disposizione dei bisogni degli utenti. Ho cercato in seguito di vedere come i coordinatori delle varie tipologie di comunità operano all’interno delle strutture, come si relazionano con gli educatori e gli utenti e come vengono percepiti dai minori e delle famiglie. Ho raccolto informazioni affiancato i coordinatori in turno, studiando la documentazione delle cartelle e parlando con i ragazzi e con le famiglie. Ho indagato sulle funzioni e le competenze del coordinatore, ritrovando aspetti educativi, progettuali ed organizzativi che si intrecciano in una trama di relazioni orizzontali e verticali che egli deve gestire. Ho rilevato una difficoltà generale del coordinatore rispetto al rischio di sovraccaricarsi, di non riuscire a prendere le distanze dal lavoro e dover mediare fra ragazzi, equipeit_IT
dc.description.abstractBringing with me ten years of experience as an education professional and five years as a coordinator, I felt the need to take a deeper look at the system within which I was trained and developed professionally. My goal is to provide a detailed view of the coordinator's role as it applies in various settings, such as Socio-Health Integration Educational Reception Communities (CEAS), Socio-Health Integration Day Centers (CEDIS), Mother-Child Communities, and Assisted Living for Young Adults (Protected Housing). In this work, I aim to highlight how this role specifically addresses the needs of each service. I analyzed the relationships that develop around users, both in terms of co-design and service networks. In all communities, the coordinator represents the link between the user and other professionals involved in the project. Building a support network around minors and their families is demanding and requires objective negotiation; often, it is the coordinator who mediates, negotiates, and coordinates diverse professional contributions to meet user needs. Next, I examined how coordinators in different types of communities operate within their structures, their interactions with educators and users, and how they are perceived by minors and families. I collected information by shadowing coordinators during shifts, reviewing documentation, and speaking with children and families. I investigated the functions and skills of the coordinator, identifying educational, planning, and organizational aspects intertwined in a network of both horizontal and vertical relationships that the coordinator must manage. In conclusion, I observed a general challenge for coordinators in terms of potential overload, difficulties in distancing themselves from work, and the demands of mediating between youth, teams, families, and other professionals. The shared sentiment is a sense of responsibility for everything that happens within the community: projects, youth groups, collaborationen_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleIl ruolo del coordinatore pedagogico nelle comunità per minoriit_IT
dc.title.alternativeThe role of pedagogical coordinator in underage communitiesen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurM-PED/04 - PEDAGOGIA SPERIMENTALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea9922 - PEDAGOGIA, PROGETTAZIONE E RICERCA EDUCATIVA
dc.description.area5 - SCIENZE DELLA FORMAZIONE
dc.description.department100014 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE


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