Una revisione narrativa sull’applicazione della realtà virtuale in un dipartimento di emato-oncologia pediatrica: la percezione di genitori e infermieri
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Autore
Burlando, Valentina <2002>
Data
2024-11-11Disponibile dal
2024-11-14Abstract
Introduzione: I bambini affetti da cancro sperimentano spesso sensazioni di paura, dolore ed ansia. In relazione a ciò il personale sanitario dedica molto del tempo a disposizione alla gestione di tali stati d’animo, così come i genitori. Dinnanzi all’urgente esigenza di esplorare terapie non farmacologiche efficaci nel ridurre tali spiacevoli esperienze, la realtà virtuale rappresenta una valida metodologia di intervento.
Obiettivo: Il presente studio persegue l’obiettivo di valutare la percezione, le opinioni e la conoscenza di genitori e infermieri in merito all’utilizzo della realtà virtuale in ambito emato-oncologico durante lo svolgimento di procedure.
Metodi: Lo studio è rappresentato da una revisione narrativa, svolta attraverso l’elaborazione di stringhe di ricerca condotta attraverso l’utilizzo di operatori booleani adeguati e idonee keywords. Le risorse utilizzate sono state le banche dati consultabili attraverso il sistema di Bibliosan (corrispondenti a Pubmed, CINAHL, Scopus e Web of Science) e il software di RefWorks. Gli articoli individuati sono stati selezionati attraverso criteri di inclusione ed esclusione precedentemente stabiliti e attraverso il supporto della Flow Chart fornita dal PRISMA 2020.
Risultati: Nella revisione sono stati inclusi sette articoli totali, dalla cui analisi si delinea la percezione positiva dell’intervento di entrambe le figure coinvolte. La maggior parte dei genitori e degli infermieri coinvolti negli studi ha infatti percepito la valenza benefica della procedura, rimanendone soddisfatta. Eventuali incertezze e preoccupazioni sono state discusse.
Conclusione: L’utilizzo della realtà virtuale è stato generalmente percepito come un intervento accettabile, soddisfacente e positivo da genitori ed infermieri. Esso può essere considerato non solo come un’agevolazione allo svolgimento delle procedure infermieristiche, ma anche e soprattutto come uno strumento di supporto psicologico rivolto all’intera famiglia. Introduction: Children with cancer often experience feelings of fear, pain and anxiety. In this connection, health care staff spend much of their time managing these moods, as do parents.
Given the urgent need to explore non-drug therapies that are effective in reducing such unpleasant experiences, virtual reality is a valid intervention methodology.
Objective: The aim of this study is to evaluate the perception, opinions and knowledge of parents and nurses about the use of virtual reality in the field of hemato-oncology during procedures.
Methods: The study is represented by a narrative review, carried out through the elaboration of search strings conducted using appropriate boolean operators and suitable keywords. The resources used were databases accessible through the Bibliosan system (corresponding to Pubmed, CINAHL, Scopus and Web of Science) and RefWorks software. The articles identified were selected through previously established inclusion and exclusion criteria and through the support of the Flow Chart provided by PRISMA 2020.
Results: Seven total articles were included in the review, from which analysis the positive perception of the intervention of both figures involved is outlined. Most of the parents and nurses involved in the studies have perceived the benefit of the procedure and are satisfied with it. Any uncertainties and concerns were discussed.
Conclusion: The use of virtual reality has been generally perceived as an acceptable, satisfying and positive intervention by parents and nurses. It can be considered not only as a facilitation to the performance of nursing procedures, but also and above all as a psychological support tool addressed to the whole family.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [2166]