traumi severi in ambiente alpino vs ambiente urbano: confronto tra periodo pre-ospedaliero, caratteristiche cliniche e interventi terapeutici- dati del registro traumi AUSL della Valle d'Aosta
Autore
Macori, Luca <1993>
Data
2024-11-04Disponibile dal
2024-11-14Abstract
L’obiettivo di questa tesi è confrontare traumi severi in contesti alpini e urbani in termini di tempi pre-ospedalieri, mortalità, caratteristiche cliniche e interventi terapeutici. Lo studio retrospettivo ha incluso 102 pazienti politraumatizzati ricoverati presso l’Ospedale “U. Parini” di Aosta dal 2022 al 2023, differenziati in base al contesto (alpino vs urbano). La raccolta dati è stata condotta tramite registri di trauma e gestione sanitaria pre- e intraospedaliera.
I risultati evidenziano che il tempo pre-ospedaliero totale è significativamente maggiore per i traumi in ambiente alpino rispetto a quelli urbani (73 vs 59 minuti, p=0,015), sebbene non vi siano differenze nel tempo libero da trattamento. L’utilizzo dell’elisoccorso è stato predominante in contesti alpini (96%) rispetto a quelli urbani (27%), mentre l’Injury Severity Score (ISS) medio non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi. Nei traumi urbani prevalgono le lesioni craniche, mentre nei traumi alpini quelle toraciche.
Nonostante il maggior tempo pre-ospedaliero, non sono emerse differenze significative nella mortalità intraospedaliera (4,9% urbani vs 9,8% alpini, p=0,435). Tuttavia, i pazienti traumatizzati in contesti montani presentano ipotermia più frequentemente, con possibili implicazioni sui protocolli di supporto avanzato ATLS.
Conclusivamente, i traumi alpini sono associati a tempi di intervento più lunghi ma non influenzano significativamente la mortalità, probabilmente grazie alla buona riserva funzionale dei pazienti e alla rapida accessibilità del soccorso avanzato. Studi futuri potrebbero ampliare il campione e approfondire specificità di traumi legati a eventi alpini particolari come le valanghe. The aim of this thesis is to compare severe trauma cases in alpine and urban settings in terms of pre-hospital times, mortality, clinical characteristics, and therapeutic interventions. This retrospective study included 102 polytraumatized patients admitted to "U. Parini" Hospital in Aosta from 2022 to 2023, classified based on the setting (alpine vs. urban). Data collection was conducted through trauma registries and pre- and intra-hospital care management records.
The results show that the total pre-hospital time is significantly longer for alpine trauma cases compared to urban cases (73 vs. 59 minutes, p=0.015), although no differences were found in treatment-free time. The use of air rescue was predominant in alpine contexts (96%) compared to urban ones (27%), while the average Injury Severity Score (ISS) showed no significant differences between the two groups. Head injuries were more common in urban trauma cases, whereas thoracic injuries prevailed in alpine trauma.
Despite the longer pre-hospital time, there were no significant differences in in-hospital mortality (4.9% urban vs. 9.8% alpine, p=0.435). However, trauma patients in mountain settings presented hypothermia more frequently, which may have implications for ATLS advanced support protocols.
In conclusion, alpine trauma is associated with longer intervention times but does not significantly impact mortality, likely due to patients' good functional reserve and the rapid accessibility of advanced rescue services. Future studies could expand the sample size and explore specific trauma characteristics related to alpine events such as avalanches.