Utilizzo dei bloccanti neuromuscolari nelle lesioni cerebrali acute e correlazione prognostica: una sottoanalisi dello studio ENIO
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Autore
Berardino, Andrea <1993>
Data
2024-11-04Disponibile dal
2024-11-14Abstract
I bloccanti neuromuscolari (NMBA) sono un'opzione terapeutica nei pazienti con danno cerebrale acuto (ABI) per il trattamento dell'ipertensione intracranica e della asincronia ventilatoria clinicamente significativa in pazienti con sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). Tuttavia, i modelli di pratica e l'impatto sulla sopravvivenza non sono stati sufficientemente studiati.
Analisi secondaria di uno studio osservazionale prospettico multicentrico (ENIO) che include pazienti adulti con ABI (GCS < o = 12 prima dell'intubazione) che necessitano di ventilazione meccanica (MV) > 24 ore. L'obiettivo è valutare la pratica dell'uso degli NMBA, i fattori di rischio nel ricevere NMBA e il loro effetto sugli esiti clinici, come la mortalità in unità di terapia intensiva, la mortalità intra-ospedaliera, la durata della ventilazione meccanica invasiva (IMV) e la necessità di reintubazione.
Tra i 1.512 pazienti inizialmente inclusi, il 33,3% ha ricevuto NMBA durante la prima settimana di degenza in terapia intensiva. Non sono state osservate differenze nell'uso degli NMBA in base al livello di reddito del paese o al tipo di lesione cerebrale, ma gli NMBA sono stati utilizzati più frequentemente nei pazienti sottoposti a monitoraggio ICP rispetto a quelli che non lo hanno fatto (25,2% vs 40,1%, p = 0,0111) e in pazienti con ARDS moderata/grave rispetto a ARDS lieve o assente (p=0,0177). L’aumento della PaCO2, la presenza di monitoraggio della pressione intracranica e l’ARDS da moderata a grave erano associati alla possibilità di ricevere NMBA.
L’uso di NMBA è stato associato in modo indipendente ai giorni IMV (odds ratio, OR 1,56; intervallo di confidenza al 95%, CI 1,38 – 1,76) e alla mortalità ospedaliera (OR 0,35; CI al 95% 0,11 – 0,99).
In conclusione, gli NMBA sono comunemente usati nei pazienti ABI soprattutto in presenza di monitoraggio ICP o insufficienza respiratoria. L'uso dell'NMBA può aumentare i giorni di IMV ma può ridurre la mortalità intra-ospedaliera. Neuromuscular blocking agents (NMBA) are a therapeutic option in acute brain injury (ABI) for the treatment of intracranial hypertension and clinically significant ventilator dysynchrony in patients with acute respiratory distress syndrome (ARDS). However, practice patterns and impact on outcomes are insufficiently explored.
Secondary analysis of a multicenter, prospective observational study (ENIO, NCT03400904) including adult patients with ABI (Glasgow Coma Scale < o = 12 before intubation) who required mechanical ventilation (MV) > 24 hours. We aimed to assess the practice of NMBA use, the risk factors for receiving NMBA, and their effect on clinical outcomes, as for intensive care unit- and in-hospital mortality, duration of invasive mechanical ventilation (IMV), and need for reintubation.
Among the 1512 patients who were initially included, after propensity score, 33.3% received NMBA during their first week of ICU stay. No differences were observed in the use of NMBA according to country income level or type of brain injury, but NMBA were more frequently used in patients receiving ICP monitoring compared to those who did not (25.2% vs 40.1%, p= 0.0111) and in patients with moderate/severe ARDS compared to mild or no ARDS (p=0.0177). Increasing carbon dioxide, presence of ICP monitoring and moderate to severe ARDS were associated with the risk of receiving NMBA.
The use of NMBA was independently associated with IMV days (Odds Ratio, OR 1.56; 95% Confidence Interval, CI 1.38 – 1.76) and in hospital mortality (OR 0.35; 95% CI 0.11 – 0.99).
NMBA are commonly used in ABI patients especially in the presence of ICP monitoring or respiratory failure. The use of NMBA can increase IMV, but can improve in-hospital mortality.