Ruolo dei lattati nel paziente ematologico afferente in Pronto Soccorso per stato settico: studio osservazionale prospettico
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Author
Ara, Angela <1990>
Date
2024-10-31Data available
2024-11-14Abstract
L'obiettivo di questo studio osservazionale prospettico è stato quello di valutare la sensibilità del qSOFA score nel predire un outcome sfavorevole nei pazienti affetti da patologie ematologiche che accedono al Pronto Soccorso (PS) per stato settico. Sono stati inclusi 85 pazienti con malattie ematologiche che si sono presentati al PS del Policlinico San Martino tra luglio e settembre 2024, con sospetto clinico di sepsi al momento dell'accesso.
Per ciascun paziente sono state analizzate variabili antropometriche, criteri clinici (quali febbre, ipotensione, aumento della frequenza respiratoria e alterazione dello stato di coscienza) e parametri ematochimici, inclusi valori di leucocitosi o neutropenia, concentrazioni di lattati sierici e PCR all'ingresso. Il qSOFA score è stato calcolato per ogni paziente. L'outcome sfavorevole è stato definito come la necessità di supporto aminico entro 6 ore dall'ingresso in DEA e/o il decesso.
Dei 85 pazienti arruolati, 6 hanno richiesto supporto aminico e 12 sono deceduti. Tra i pazienti che hanno necessitato di supporto aminico, solo 3 avevano un qSOFA score positivo, mentre tutti mostravano un aumento dei lattati sierici all'ingresso. Tra i deceduti, 3 presentavano un qSOFA score positivo e 6 avevano valori di lattati aumentati.
In conclusione, il qSOFA score ha mostrato una sensibilità insufficiente per essere utilizzato da solo come test prognostico per identificare precocemente un outcome negativo nei pazienti ematologici con sepsi in PS. Tuttavia, la sensibilità potrebbe aumentare se si considera, oltre ai criteri classici di ipotensione, frequenza respiratoria aumentata e alterazione dello stato di coscienza, anche la concentrazione aumentata di lattati sierici rilevata all'emogasanalisi di ingresso. Questo suggerisce la necessità di un approccio multimodale nella valutazione dei pazienti con sepsi, per migliorare l'identificazione di quelli a rischio di outcome sfavorevole. The aim of this prospective observational study was to assess the sensitivity of the qSOFA score in predicting an unfavorable outcome in patients with hematological disorders who present to the Emergency Department (ED) for septic status. A total of 85 patients with hematological diseases were included, who presented to the ED of the Policlinico San Martino between July and September 2024, with a clinical suspicion of sepsis at the time of admission.
For each patient, anthropometric variables, clinical criteria (such as fever, hypotension, increased respiratory rate, and altered consciousness), and hematochemical parameters were analyzed, including leukocytosis or neutropenia values, serum lactate concentrations, and CPR upon admission. The qSOFA score was calculated for each patient. An unfavorable outcome was defined as the need for aminotropic support within 6 hours of admission to the ED and/or death.
Of the 85 enrolled patients, 6 required aminotropic support, and 12 died. Among the patients who needed aminotropic support, only 3 had a positive qSOFA score, while all showed elevated serum lactate levels at admission. Among those who died, 3 had a positive qSOFA score and 6 had increased lactate levels.
In conclusion, the qSOFA score exhibited insufficient sensitivity to be used alone as a prognostic test to early identify a negative outcome in hematological patients with sepsis in the ED. However, sensitivity may increase if, in addition to the classic criteria of hypotension, increased respiratory rate, and altered consciousness, the elevated serum lactate concentration detected in the initial blood gas analysis is also considered. This suggests the need for a multimodal approach in the evaluation of patients with sepsis to enhance the identification of those at risk for unfavorable outcomes.