dc.contributor.advisor | Rolando, Martina <1987> | |
dc.contributor.author | Suetta, Noemi <1996> | |
dc.contributor.other | Cecilia Bonora | |
dc.date.accessioned | 2024-11-07T15:11:17Z | |
dc.date.available | 2024-11-07T15:11:17Z | |
dc.date.issued | 2024-10-24 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/9989 | |
dc.description.abstract | La scelta di studiare, esplorare e conoscere il vissuto emotivo degli infermieri nel percorso che accompagna il paziente con diagnosi di morte secondo criteri neurologici alla donazione di organi nasce da una grande curiosità e interesse nel comprendere cosa può provare un professionista nel momento in cui sostiene e assiste una persona che ormai non si può più salvare ma che ha scelto di salvare altre persone. Penso che la morte cerebrale, clinicamente irreversibile tanto quanto la morte cardiaca, possa confondere chi non è correttamente informato. Si è abituati a pensare alla morte come alla fine di un processo, alla fine di tutto. Forse il fatto di poter osservare a monitor i parametri vitali di un paziente morto cerebralmente può indurci a pensare inconsciamente che la persona non sia realmente morta e quindi, anche per i sanitari, una realtà più complessa da accettare.
Inoltre, vivere da vicino il dolore dei familiari, sostenerli nell’accettazione della perdita del proprio caro e proporre loro un’eventuale donazione di organi (nel caso in cui il paziente nel corso della sua vita non avesse dichiarato alcuna volontà riguardo la probabilità di trovarsi in condizioni di morte cerebrale)penso non sia facile da accettare comportando uno stress e un malessere per i sanitari che vivono queste situazioni più volte l’anno.
Dopo svariati tentativi di ricerca in letteratura, ho potuto notare come l’aspetto emotivo in questo determinato contesto sia molto poco trattato. Si evidenziano per lo più gli aspetti emotivi correlati all’assistenza infermieristica in sé o allo stress correlato alla morte con criteri cardiaci dell’assistito, ma molto meno per quanto riguarda la morte con criteri neurologici. Questo è un altro motivo per cui ho scelto di indagare, attraverso un questionario, percezioni, atteggiamenti e bisogni di infermieri e medici della terapia intensiva dell’Asl 2, sia dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure sia dell’ospedale San Paolo di Savona. | it_IT |
dc.description.abstract | The choice to study, explore, and understand the emotional experiences of nurses in the process of accompanying a patient diagnosed with death by neurological criteria to organ donation stems from a deep curiosity and interest in understanding what a professional might feel when supporting and assisting a person who can no longer be saved, but who has chosen to save others. I believe that brain death, clinically irreversible just like cardiac death, can confuse those who are not properly informed. We are used to thinking of death as the end of a process, the end of everything. Perhaps the ability to observe the vital signs of a brain-dead patient on a monitor can unconsciously lead us to think that the person is not truly dead, and thus, even for healthcare professionals, it is a more complex reality to accept.
Moreover, witnessing the pain of the family up close, supporting them in accepting the loss of their loved one, and proposing potential organ donation (in cases where the patient had not expressed any wishes during their life regarding the possibility of being in a state of brain death) is, in my opinion, not easy to accept and causes stress and discomfort for healthcare workers who experience these situations multiple times a year.
After several attempts to search the literature, I noticed how the emotional aspect in this particular context is scarcely addressed. Emotional aspects related to nursing care itself or stress associated with a patient's cardiac death are mostly highlighted, but much less so regarding death by neurological criteria. This is another reason why I chose to investigate, through a questionnaire, the perceptions, attitudes, and needs of nurses and doctors in the intensive care units of ASL 2, both at the Santa Corona Hospital in Pietra Ligure and at the San Paolo Hospital in Savona. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/restrictedAccess | |
dc.title | Donazione di organi secondo criteri neurologici: ricerca quantitativa sulle percezioni e i bisogni dei professionisti sanitari delle terapie intensive dell'ASL 2 regione Liguria. | it_IT |
dc.title.alternative | Organ donation after DBD: quantitative research on the perceptions and needs of healthcare professionals in the intensive care units of ASL 2 Liguria region. | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/bachelorThesis | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2023/2024 | |
dc.description.corsolaurea | 9276 - INFERMIERISTICA | |
dc.description.area | 6 - MEDICINA E CHIRURGIA | |
dc.description.department | 100011 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA SALUTE | |