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dc.contributor.advisorZunino, Anna <>
dc.contributor.authorBerruti, Noemi <2002>
dc.date.accessioned2024-10-10T14:12:16Z
dc.date.available2024-10-10T14:12:16Z
dc.date.issued2024-10-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/9355
dc.description.abstractIl presente elaborato analizza il fenomeno dell’aumento dei comportamenti aggressivi tra i minori coinvolti in attività illecite, mettendo in evidenza le sfide che esso pone al sistema di giustizia minorile e ai servizi sociali. Viene approfondita la natura dell’aggressività minorile evidenziando i limiti delle classificazioni, come il DSM-V e l’ICD-10, nel riconoscere le diverse forme di aggressività. Si conclude proponendo un approccio multidimensionale per comprendere e gestire meglio tali comportamenti. Successivamente si affronta il concetto di devianza, esaminando i fattori di rischio legati a contesti socio-economici e familiari. Si prosegue con un’attenta analisi statistica degli ultimi dati riguardo alle segnalazioni di minori autori di reato presenti nel territorio nazionale e uno studio sugli effetti del Covid-19 di fronte a questi ultimi. Infine si discute il ruolo chiave degli assistenti sociali nel garantire il benessere dei minori e la loro reintegrazione, soprattutto nel contesto penale. L’analisi include anche il diritto penale minorile e le recenti riforme, come quella Cartabia, che potenziano il ruolo dei servizi sociali nella messa alla prova e nella giustizia riparativa. L’elaborato si propone di evidenziare l’importanza di interventi professionali strutturati per il successo dei percorsi di rieducazione e reinserimento dei minori autori di reato, mantenendo come guida i valori fondamentali della professione, come la dignità umana e la giustizia sociale, per orientare interventi etici e consapevoli.it_IT
dc.description.abstractThis paper analyzes the phenomenon of increasing aggressive behavior among minors involved in illegal activities, highlighting the challenges it poses to the juvenile justice system and social services. The nature of juvenile aggression is explored, emphasizing the limitations of classifications such as the DSM-V and ICD-10 in recognizing different forms of aggression. The paper concludes by proposing a multidimensional approach to better understand and manage these behaviors. The concept of deviance is then addressed, examining risk factors linked to socio-economic and family contexts. The paper continues with a detailed statistical analysis of the most recent data on reported juvenile offenders in Italy and a study on the impact of COVID-19 on these cases. Finally, the key role of social workers in ensuring the well-being and reintegration of minors, especially within the criminal justice context, is discussed. The analysis also covers juvenile criminal law and recent reforms, such as the Cartabia reform, which strengthen the role of social services in probation and restorative justice. The paper aims to highlight the importance of structured professional interventions for the successful rehabilitation and reintegration of juvenile offenders, guided by the core values of the profession, such as human dignity and social justice, to ensure ethical and informed interventions.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleIl comportamento aggressivo dei minori autori di reato: il ruolo del servizio sociale nel contrasto alla criminalità minorileit_IT
dc.title.alternativeThe aggressive behavior in juvenile offenders: the role of social work opposed to juvenile crimeen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurM-PSI/05 - PSICOLOGIA SOCIALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea8710 - SERVIZIO SOCIALE
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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