La tragedia di Vermicino: la nascita della "TV del dolore" tra cronaca, spettacolo e intrattenimento

Abstract

La tragedia di Vermicino del 1981, secondo l’opinione di molti, ha condotto allo sdoganamento di quella che viene definita “tv del dolore”, tendenza che, tramite l’applicazione di tecniche narrative sensazionalistiche e l’utilizzo di un linguaggio talvolta fuorviante, domina tutt’ora i palinsesti italiani. La spettacolarizzazione della sofferenza - e il conseguente successo della cronaca nera - rappresenta il genere televisivo di maggior successo nel nostro Paese, in quanto estremamente profittevole in termini di audience. L’analisi viene intrapresa a partire dalla descrizione cronologica degli eventi del giugno di quarantatré anni fa, i quali hanno contribuito a far acquisire al medium trattato maggior consapevolezza riguardo le proprie potenzialità e capacità suasorie. Il presente elaborato, dunque, si prefigge l’obiettivo di effettuare un approfondimento relativo all’evoluzione dei concetti di informazione ed intrattenimento per quanto concerne il campo della comunicazione televisiva.

The 1981 Vermicino tragedy, according to many, marked the beginning of the era of "grief TV," a trend that still dominates Italian television schedules today, characterized by the use of sensationalistic storytelling techniques and misleading language.

The spectacle of suffering - and the consequent success of crime reporting - represents the most successful television genre in Italy, as it is extremely profitable in terms of audience numbers.

The analysis begins with a chronological description of the events of June 43 years ago, which helped the medium in question to become more aware of its own potential and persuasive power. This paper therefore aims to deepen the understanding of the evolution of the concepts of information and entertainment in the field of television communication.