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dc.contributor.advisorRigola, Gabriele <1983>
dc.contributor.advisorValenti, Paola <1967>
dc.contributor.authorCampana, Mattia <2001>
dc.date.accessioned2024-07-18T14:26:44Z
dc.date.available2024-07-18T14:26:44Z
dc.date.issued2024-07-16
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8789
dc.description.abstractL'elaborato verte sul cinema di Elio Petri e sulle influenze artistiche che sono presenti in esso. Partendo da un'analisi sulla Pop Art e gli elementi di cultura visuale presenti nel cinema italiano degli anni ’60, per avere un’ampia visione del fenomeno e del suo irradiamento, si è passati all’analisi dei lungometraggi che hanno Petri come unico regista, escludendo i cortometraggi degli anni ’50, i film realizzati con altri registi e la riduzione televisiva di Le mani sporche (1978) di Jean Paul Sartre, contemplando diversi aspetti inediti. Viene, poi, nei capitoli seguenti, delineata la figura registica di Petri, fino ad arrivare all’analisi dei due film chiave per la contaminazione artistica, ovvero La decima vittima (1965) e Un tranquillo posto di campagna (1968). Spesso accusato, soprattutto per le due opere indagate nell’ultimo capitolo di peccare in contenuto per lasciare spazio alla forma, in realtà l’intento comunicativo di Petri muove proprio dall’arte e dalle sue derive.it_IT
dc.description.abstractThe paper focuses on the cinema of Elio Petri and the artistic influences present in it. Starting from an analysis of Pop Art and the elements of visual culture present in Italian cinema of the 1960s, to gain a broad understanding of the phenomenon and its spread, it moves on to analyze the feature films directed solely by Petri, excluding the short films of the 1950s, the films made with other directors, and the television adaptation of Jean-Paul Sartre's "Dirty Hands" (1978), considering various new aspects. In the following chapters, Petri's directorial figure is then outlined, leading to the analysis of the two key films for artistic contamination, namely "The 10th Victim" (1965) and "A Quiet Place in the Country" (1968). Often accused, especially for the two works examined in the last chapter, of sacrificing content to make room for form, Petri's communicative intent actually arises precisely from art and its offshoots.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleImmaginario pop e arte contemporanea nel cinema di Elio Petri: La decima vittima e Un tranquillo posto di campagnait_IT
dc.title.alternativePop imagery and contemporary art in Elio Petri's cinema: La decima vittima and Un tranquillo posto di campagnaen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurL-ART/06 - CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea8457 - LETTERE
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO


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