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dc.contributor.advisorDominelli, Stefano <1986>
dc.contributor.authorDente, Camilla <2002>
dc.date.accessioned2024-07-18T14:26:26Z
dc.date.available2024-07-18T14:26:26Z
dc.date.issued2024-07-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8786
dc.description.abstractIl conflitto del Nagorno Karabakh verte sullo status di indipendenza che gli armeni del Nagorno chiedono gli venga riconosciuto a scapito della sovranità azera, poiché sottoposti a politiche di discriminazione razziale e assimilazione. Il conflitto affonda le sue radici all’inizio del XX secolo quando il Nagorno Karabakh viene annesso alla Repubblica Socialista dell’Azerbaijan dal governo centrale dell’Unione Sovietica. Il primo conflitto armato scoppia in seguito alla caduta dell’URSS, quando l’autoproclamata indipendenza della Repubblica dell’Artsakh viene sostenuta dall’Armenia, che invade il territorio azero e vince il conflitto. Nel 1994, a conflitto concluso, la posizione assunta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sostenendo il principio di sovranità e integrità territoriale degli Stati, condanna il comportamento dello Stato armeno. Da questo momento, la letteratura in materia parla di frozen conflict, nonostante gli scontri sul campo continuino a verificarsi con intensità variabile, dal punto di vista politico si verifica di fatto uno stallo. All’aprirsi del nuovo Millennio le politiche adottate dagli Stati a livello internazionale riconoscono un ruolo centrale al diritto di autodeterminazione dei popoli e ai diritti degli uomini; tanto che la risoluzione conflitto del Nagorno Karabakh viene affidato all’OSCE, in particolare al Gruppo di Minsk. I Principi di Madrid del 2006 sono l’atto espressione della nuova posizione assunta dagli Stati, i quali evitano l’individuazione di un unico responsabile ed utilizzano la constructive ambiuguity ossia lasciano una volontaria e massima apertura a trattative future riguardanti lo status della regione. I diritti degli armeni della regione, a prescindere dalla loro classificazione come minoranza o popolo, saranno difesi della Corte Internazionale di Giustizia, a scapito dei diritti statali solo in seguito al recente attacco azero contro la popolazione nell’Ordine del 17 novembre 2023.it_IT
dc.description.abstractThe conflict in Nagorno-Karabakh is about the status of independence that the Armenians of Nagorno-Karabakh are demanding at the expense of Azerbaijani sovereignty, because they are subjected to policies of racial discrimination and assimilation. The conflict has its roots in the early 20th century when Nagorno-Karabakh was annexed to the Socialist Republic of Azerbaijan by the central government of the Soviet Union. The first armed conflict broke out following the fall of the USSR, when the self-proclaimed independence of the Republic of Artsakh was supported by Armenia, which invaded Azerbaijan and won the conflict. In 1994, after the conflict ended, the position taken by the United Nations Security Council, upholding the principle of sovereignty and territorial integrity of States, condemns the behavior of the Armenian State. From this moment, the literature on the subject speaks of frozen conflict, although the clashes continue to occur with varying intensity, from the political point of view there is in fact a stalemate. At the beginning of the new Millennium, the policies adopted by the States at international level recognize a central role for the right of self-determination of peoples and human rights; so much so that the resolution of the conflict in Nagorno-Karabakh is entrusted to the OSCE, in particular the Minsk Group. The Madrid Principles of 2006 are the act of expression of the new position taken by the States, which avoid the identification of a single responsible person and use constructive ambiuguity that leaves a voluntary and maximum openness to future negotiations regarding the status of the region. The rights of the Armenians of the region, regardless of their classification as a minority or people, will be defended by the International Court of Justice, at the expense of state rights only following the recent Azerbaijani attack on the population in the Order on 17 November 2023.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleIl Nagorno Karabakh - esempio di rigidità del diritto internazionale nell'applicazione dei principi di autodeterminazione e integrità territorialeit_IT
dc.title.alternativeNagorno Karabakh - an example of the rigidity of international law in the application of the principles of self-determination and territorial integrityen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurIUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea8768 - SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE
dc.description.area2 - SCIENZE POLITICHE
dc.description.department100015 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI - DiSPI


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