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dc.contributor.advisorAndrighetto, Luca <1981>
dc.contributor.authorGatti, Giulia Gioia <2002>
dc.date.accessioned2024-07-18T14:20:53Z
dc.date.available2024-07-18T14:20:53Z
dc.date.issued2024-07-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8730
dc.description.abstracthe work aims to examine the relationship between the process of interpersonal objectification and Theory of Mind (ToM). The objectification of others, a form of dehumanization, sees individuals treated as objects without intrinsic value, used for personal purposes. Many studies focus on objectification in sexual and work contexts, but few analyze it in everyday life, seeking links with personality aspects. The first chapter introduces objectification, describing the psychological process of dehumanization and distinguishing it from self-objectification. The sexual and work forms of objectification are discussed, illustrating relevant studies. The second chapter addresses ToM, explaining its affective and cognitive components. The role of mirror neurons and the brain regions involved is highlighted. It also explores how films can stimulate ToM. The third chapter presents an experimental study conducted in Italy, examining whether stimulating ToM can reduce the objectification of others. It is hypothesized that participants exposed to affective and cognitive ToM will show a lower propensity to objectify others compared to those in control conditions. The study manipulates ToM and verifies its effects on objectification, presenting results, limitations, and future directions.it_IT
dc.description.abstractIl lavoro si propone di esaminare la relazione tra il processo di oggettivazione interpersonale e la Teoria della Mente (ToM). L'oggettivazione degli altri, una forma di deumanizzazione, vede gli individui trattati come oggetti senza valore intrinseco, usati per scopi personali. Molti studi si concentrano sull'oggettivazione in contesti sessuali e lavorativi, ma pochi la analizzano nella vita quotidiana, cercando legami con aspetti della personalità. Il primo capitolo introduce l'oggettivazione, descrivendo il processo psicologico della deumanizzazione e differenziandolo dall'auto-oggettivazione. Si discutono le forme sessuale e lavorativa dell'oggettivazione, illustrando studi rilevanti. Il secondo capitolo affronta la ToM, spiegando le sue componenti affettive e cognitive. Viene sottolineato il ruolo dei neuroni specchio e delle regioni cerebrali coinvolte. Si esplora anche come i film possano stimolare la ToM. Nel terzo capitolo si presenta uno studio sperimentale condotto in Italia, che esamina se la stimolazione della ToM può ridurre l'oggettivazione degli altri. Si ipotizza che i partecipanti esposti alla ToM affettiva e cognitiva mostrino una minore propensione all'oggettivazione rispetto a quelli in condizioni di controllo. Lo studio manipola la ToM e verifica i suoi effetti sull'oggettivazione, presentando risultati, limiti e direzioni future.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.title"Attivare la Teoria della Mente per ridurre l'oggettivazione: evidenze sperimentali"it_IT
dc.title.alternative"Activating Theory of Mind to reduce objectification: experimental evidence"en_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurM-PSI/05 - PSICOLOGIA SOCIALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea8751 - SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE
dc.description.area5 - SCIENZE DELLA FORMAZIONE
dc.description.department100014 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE


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