Doppia diagnosi e trattamento riabilitativo

Abstract

Nel grande scenario della salute mentale e delle dipendenze, negli ultimi anni, si è sviluppata la tematica della “doppia diagnosi” o “comorbidità” e questi due termini si riferiscono alla coesistenza di disturbi mentali e dipendenze da sostanze nel medesimo individuo, coinvolgendo e generando una sinergia tra una molteplicità di Servizi di più diverso indirizzo. Nella società odierna si stima che circa il 50% degli utenti, presi in carico dai Servizi di salute mentale, presenti un quadro clinico contrassegnato dalla coesistenza di manifestazioni psichiatriche e problemi derivanti dall’uso di una o più sostanze psicoattive. Nel panorama nazionale italiano, circa il 28% degli adolescenti ha assunto nell’ultimo anno sostanze illecite con il 27% per l’uso di cannabis, il 6% per le NPS, il 3% per ecstasy, cocaina, crack, LSD, il 2% per il consumo di metamfetamina, eroina e l’1% per il GHB e si è attestato, inoltre, che le persone con disturbo psichico associato a sostanze costituiscono una grande porzione di popolazione con elevato rischio di suicidio e para suicidio. Questi dati ci permettono di cogliere la complessità, la gravità e l’estensione di questa problematicità che sta prendendo sempre più campo nella società contemporanea. Negli ultimi decenni, l’utilizzo di sostanze psicoattive ha modificato i quadri psicopatologici, soprattutto nelle fasce giovanili e adolescenziali, che per definizione sono fragili e vulnerabili. Il dato più allarmante è costituito dall’aumento della precocità nell’insorgenza dei quadri psicopatologici; ci troviamo dinnanzi a patologie differenti, tra cui quadri psicotici slatentizzati dall’utilizzo delle sostanze che insorgono anche a partire dai 12-13 anni di età. Pertanto la doppia diagnosi rappresenta un campo di ricerca significativo. È imprescindibile migliorare urgentemente il coordinamento tra i servizi di Salute Mentale e quelli per le Dipendenze al fine di affrontare la Doppia Diagnosi in modo più efficace.

In the great scenario of mental health and addictions, in recent years, the theme of "double diagnosis" or "comorbidity" has developed and these two terms refer to the coexistence of mental disorders and substance addictions in the same individual, involving and generating a synergy between a multiplicity of Services of different addresses. In today's society it is estimated that approximately 50% of users cared for by mental health services present a clinical picture marked by the coexistence of psychiatric manifestations and problems deriving from the use of one or more psychoactive substances. In the Italian national panorama, approximately 28% of adolescents have taken illicit substances in the last year with 27% for the use of cannabis, 6% for NPS, 3% for ecstasy, cocaine, crack, LSD, 2% for the consumption of methamphetamine, heroin and 1% for GHB and it has also been proven that people with mental disorders associated with substances constitute a large portion of the population with a high risk of suicide and near-suicide. These data allow us to grasp the complexity, gravity and extent of this problem which is increasingly taking hold in contemporary society. In recent decades, the use of psychoactive substances has changed psychopathological conditions, especially in youth and adolescents, who by definition are fragile and vulnerable. The most alarming fact is the increase in the precociousness of the onset of psychopathological conditions; we find ourselves faced with different pathologies, including psychotic pictures manifested by the use of substances which arise even from 12-13 years of age. Therefore, dual diagnosis represents a significant field of research. There is an urgent need to improve coordination between Mental Health and Addiction services in order to address Dual Diagnosis more effectively.