Olivetti anni Ottanta: sviluppi architettonici nel contesto cittadino

Abstract

L'architettura olivettiana, promossa dalle visioni progressiste di Adriano Olivetti, ha rappresentato un periodo di innovazione nel dopoguerra italiano. Questo studio esplora l'evoluzione e il declino di tale sviluppo, con particolare attenzione agli anni Ottanta. Inizialmente, vengono analizzate le caratteristiche distintive dell'architettura olivettiana, nota per la sua fusione tra estetica moderna e funzionalità pragmatica, e per l'interazione tra spazi lavorativi e sociali. Tuttavia, negli anni Ottanta, cambiamenti politici, economici e tecnologici hanno segnato un cambiamento significativo. Le nuove direzioni aziendali e le moderne tecnologie hanno portato a una trasformazione dei principi architettonici, con una maggiore enfasi sull'estetica convenzionale e sulla razionalizzazione dei costi. L'attenzione all'interazione umana è stata ridotta a vantaggio di un approccio più capitalistico. Questo studio esamina criticamente le sfide che hanno contribuito al declino dell'architettura olivettiana, come la globalizzazione dell'economia e l'evoluzione delle tendenze architettoniche, e le conseguenze di tali cambiamenti sulla percezione e sull'utilizzo degli edifici olivettiani. Si discute anche dell'inserimento di alcuni edifici nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO e si analizzano tre strutture significative degli anni Settanta. Infine, si riflette sulle implicazioni più ampie di questo declino per il panorama architettonico e si sottolinea l'importanza di preservare non solo l'aspetto fisico degli edifici olivettiani, ma anche il loro significato storico e culturale.

Olivetti's architecture, promoted by the progressive visions of Adriano Olivetti, represented a period of innovation in post-war Italy. This study explores the evolution and decline of this development, with a focus on the 1980s. Initially, it analyses the distinctive characteristics of Olivetti's architecture, known for its fusion of modern aesthetics and pragmatic functionality, and the interaction between working and social spaces. However, in the 1980s, political, economic and technological changes marked a significant shift. New business directions and modern technologies led to a transformation of architectural principles, with an increased emphasis on conventional aesthetics and cost rationalisation. The focus on human interaction has been reduced in favour of a more capitalistic approach. This study critically examines the challenges that contributed to the decline of Olivettian architecture, such as the globalisation of the economy and changing architectural trends, and the consequences of these changes on the perception and use of Olivettian buildings. The inclusion of some buildings in the UNESCO World Heritage list is also discussed, and three significant structures from the 1970s are analysed. Finally, we reflect on the broader implications of this decline for the architectural landscape and emphasise the importance of preserving not only the physical appearance of Olivetti's buildings, but also their historical and cultural significance.