La tutela del rifugiato nel diritto internazionale ed europeo

Abstract

In questa tesi viene affrontato il tema del diritto d’asilo, in particolar modo la tutela del rifugiato da un punto di vista del diritto internazionale ed europeo, con riferimento agli strumenti normativi adottati. A livello europeo lo scopo è proprio quello di giungere a un sistema comune europeo d’asilo che garantisca uniformità delle norme in materia di accoglienza. A livello internazionale, invece, la tutela del rifugiato è disciplinata dalla Convenzione di Ginevra del 1951, nella quale vengono delineate una serie di motivazioni volte a garantire lo status di rifugiato. Un elemento importante all’interno della Convenzione è l’art.33 che riguarda appunto il principio di non respingimento, secondo il quale gli Stati non possono in alcun modo respingere un individuo verso Paesi in cui il richiedente possa subire torture o trattamenti inumani e degradanti. Infine, viene analizzato il caso M.S.S. c. tra Belgio e Grecia, che riguarda un rifugiato afghano, entrato in Grecia (Stato di primo ingresso) e successivamente approdato in Belgio, dove ha presentato domanda d’asilo ma, in questo caso, non essendo il Belgio lo Stato di competenza è stato successivamente trasferito in maniera automatica in Grecia, in applicazione delle norme inerenti al Regolamento Dublino II, dove ha poi subito trattamenti inumani e degradanti in piena violazione dell’art. 3 Cedu.

This thesis deals with the right of asylum, in particular the protection of refugees from the point of view of international and European law, with reference to the legal instruments adopted. At European level, the aim is precisely to achieve a common European asylum system that guarantees uniform reception rules. At the international level, however, the protection of refugees is governed by the 1951 Geneva Convention, which sets out a series of reasons for granting refugee status. An important element within the Convention is Article 33 which concerns the principle of non-refoulement, according to which states can’t reject an individual to countries where the applicant may suffer torture or inhuman and degrading treatment. Finally, the case of M.S.S. c. between Belgium and Greece, which concerns an Afghan refugee who entered Greece (State of first entry) and then arrived in Belgium, where he applied for asylum but, since Belgium is not the State of competence, it was automatically transferred to Greece, in application of the rules inherent in the Dublin II Regulation, where it then suffered inhuman and degrading treatment in full violation of art. 3 ECHR.