La filosofia nelle scuole dell'infanzia: tra teoria e pratica

Abstract

L’elaborazione di questa tesi nasce dal voler applicare il mio apprendimento universitario alla personale esperienza lavorativa di educatore nelle scuole dell’infanzia: è possibile trasmettere gli insegnamenti della disciplina filosofica anche ai bambini degli istituti scolastici infantili? L’intuizione al principio della tesi muove non solo dalla volontà di trovare un’applicazione della filosofia al mio lavoro, ma anche dall’osservazione di strategie e pratiche utilizzate nel gruppo classe, la quale mi ha permesso di notare sia le difficoltà comunicative nel gruppo classe sia le potenzialità di pensiero nascoste dei bambini. L’obiettivo risulta essere prima il comprendere le possibilità e dopo le modalità di intendere e praticare la filosofia nelle scuole dell’infanzia, nonché in conclusione tentare di esporre, alla luce dell’analisi proposta, considerazioni che possano dare un contributo alla metodologia del fare filosofia nella scuola dell’infanzia. Per raggiungere tale obiettivo sarà necessario capire dove e a chi portare la filosofia, e questo verrà fatto nel primo capitolo attraverso la descrizione della situazione oggettiva delle scuole dell’infanzia ed una trattazione di ciò che definisce i bambini per quel che sono loro stessi e i relativi diritti. Conseguentemente sarà necessario avere un’idea decisa di che tipo di filosofia vorremo intendere: ciò verrà affrontato grazie ad una trattazione dei contenuti della Philosophy for children e dei pensieri dei professori M. Lipman e W. O. Kohan. Completato il quadro teorico, si concluderà con il riferire spunti attuabili nello svolgimento di un laboratorio filosofico nelle scuole dell’infanzia, riportando assunti personali su metodi e pratiche, esponendo in breve quelli che sono i principali punti secondo cui strutturare e condurre tali laboratori, illustrando sinteticamente una mia personale attività filosofica costituita da laboratori e condotta con un gruppo di bambini nella classe dove lavoro come educatore.

The development of this thesis stems from a desire to apply my university learning to my personal work experience as an educator in nursery schools: is it possible to transmit the teachings of the discipline of philosophy to children in preschools as well? The insight at the beginning of the thesis moves not only from the desire to find an application of philosophy to my work, but also from the observation of strategies and practices used in the classroom group, which allowed me to notice both the communication difficulties in the classroom group and the hidden thinking potential of children. The goal turns out to be first to understand the possibilities and afterwards the ways of understanding and practicing philosophy in nursery schools, as well as in conclusion to attempt to set forth, in light of the proposed analysis, considerations that can make a contribution to the methodology of doing philosophy in preschools. To achieve this goal it will be necessary to understand where and to whom to take philosophy, and this will be done in the first chapter through a description of the objective situation of preschools and a discussion of what defines children as they are and their rights. Consequently, it will be necessary to have a firm idea of what kind of philosophy we would like to understand: this will be addressed through a discussion of the contents of Philosophy for Children and the thoughts of Professors M. Lipman and W.O. Kohan.Having completed the theoretical framework, it will conclude by reporting actionable insights into the conduct of a philosophical workshop in nursery schools, reporting personal assumptions about methods and practices, briefly setting out what are the main points according to which to structure and conduct such workshops, briefly illustrating a personal philosophical activity of mine consisting of workshops and conducted with a group of children in the classroom where I work as an educator.