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dc.contributor.advisorFerrante, Riccardo <1962>
dc.contributor.authorRomanengo, Andrea <2000>
dc.date.accessioned2024-02-22T15:27:17Z
dc.date.available2024-02-22T15:27:17Z
dc.date.issued2024-02-21
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/7593
dc.description.abstractNel lavoro svolto mi sono concentrato sulla ricostruzione del percorso sociopolitico che ha portato alla riforma politico-istituzionale genovese del 1528. Partendo dal giuramento conservato nel “Libro di Pace et Concordia” in cui la popolazione si impegnava nell’eliminazione del sistema delle fazioni e della creazione di un nuovo ordine politico, passo poi ad analizzare gli altri tentativi di riforma precedenti a quello effettivo, quindi quello del 1525 e quello del 1527. Nell’elaborato mi soffermo su come la questione politica della Repubblica non fosse unicamente rilevante per la stessa, ma come fosse anche strettamente collegata alle potenze estere, in particolare Francia e impero asburgico. Analizzo anche come la questione del porto di Savona sia strettamente legata alle sorti della riforma la quale, pubblicata una prima volta nell’aprile 1528 sotto dominazione francese e una seconda, grazie all’intervento di Andrea Doria e all’accondiscendenza di Carlo V, nell’ottobre dello stesso anno. La nuova costituzione cittadina istituì, in particolare, l’unicus ordo, cioè l’unione della fazione dei popolari e i nobili, andando a creare una nuova classe politica unitaria. Questa nuova classe fu poi suddivisa in alberghi i cui membri, attraverso l’estrazione, avrebbero composto Maggior e Minor Consiglio, i due principali organi di governo della città. In fine, nel mio studio, mi soffermo sul ruolo dei Supremi sindacatori, cinque membri scelti dai Consigli i quali avrebbero avuto il compito di vegliare sulla legittimità degli atti del Doge e delle magistrature.it_IT
dc.description.abstractIn my work, I focused on the reconstruction of the socio-political process that led to the Genoese political-institutional reform of 1528. Starting with the oath preserved in the 'Libro di Pace et Concordia' in which the population pledged to eliminate the factional system and create a new political order, I then go on to analyse the other attempts at reform prior to the actual one, namely that of 1525 and 1527. In the essay, I discuss how the political issue of the Republic was not only relevant to the Republic itself, but how it was also closely connected to foreign powers, in particular France and the Habsburg Empire. I also analyse how the issue of Savona's port was closely linked to the fate of the reform, which was published a first time in April 1528 under French rule and a second time, thanks to Andrea Doria's intervention and the acquiescence of Charles V, in October of the same year. The new city constitution established the unicus ordo, i.e. the union of the popular faction and the nobles, creating a new unitary political class. This new class was then subdivided into lodges whose members, through extraction, would make up the Maggior and Minor Consiglio, the two main governing organs of the city. Finally, in my study, I focus on the role of the Supremi Sindacatori, five members chosen by the Councils whose task was to oversee the legitimacy of the acts of the Doge and the magistracies.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleLa costituzione del 1528 e la nuova Repubblica di Genovait_IT
dc.title.alternativeThe constitution of 1528 and the new Republic of Genoaen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurSPS/03 - STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea11161 - SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELLA POLITICA
dc.description.area2 - SCIENZE POLITICHE
dc.description.department100015 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI - DiSPI


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