Il carcere come Città nella città: sostenibilità, sicurezza e una migliore qualità di vita per l'istituto di Genova-Pontedecimo

Abstract

La tesi si propone di stilare delle linee guida per la progettazione e riqualificazione degli spazi carcerari, basandosi sull'analisi del caso di Pontedecimo e sull'importanza della partecipazione attiva degli attori coinvolti. L'analisi si avvale di una metodologia mista, combinando la ricerca documentale con l'analisi di dati statistici e l'esperienza diretta maturata attraverso la partecipazione attiva all'interno del carcere. Vengono analizzate le criticità del sistema carcerario italiano, con dati relativi a sovraffollamento, carenze strutturali e condizioni di vita dei detenuti. Si effettua un confronto tra la situazione attuale e le normative vigenti in materia di edilizia penitenziaria, evidenziando eventuali lacune o discrepanze. Vengono presentati casi di successo di realtà carcerarie europee e italiane che adottano modelli innovativi e virtuosi.L'assenza di un riferimento univoco per la progettazione di spazi carcerari è una delle ragioni per cui nasce questo elaborato. Il carcere è come una "città nella città", integrata nel tessuto urbano ma con spazi interni che devono essere progettati per rispondere alle esigenze specifiche di detenuti e personale. Si approfondisce la progettazione di spazi interni funzionali e confortevoli, in grado di garantire sicurezza, benessere e qualità di vita per tutti gli utenti del carcere. Dopo aver definito l’approccio metodologico nel quale la partecipazione ha avuto un ruolo fondamentale, nel terzo capitolo vi è l’applicazione al caso studio, l’Istituto di Genova Pontedecimo. Dopo aver introdotto una fotografia della situazione attuale, viene riportato ciò che è emerso dopo il sopralluogo e la partecipazione da parte di tutti gli stakeholder che vivono il carcere. Dopo aver effettuato un’analisi swot si sono stilate delle proposte per migliorare sostenibilità, sicurezza e qualità di vita dell’Istituto di Genova Pontedecimo proponendo soluzioni nell'ambito degli accessi,area verde e spazi interni.

This thesis aims to develop guidelines for the design and requalification of prison spaces. It does so by analyzing the case of Pontedecimo prison in Genoa, Italy, and emphasizing the importance of active participation from all stakeholders involved.The research employs a mixed-methodology approach, combining document analysis with statistical data analysis and direct experience gained through active participation within the prison. The study examines the critical issues of the Italian prison system, including overcrowding, structural deficiencies, and living conditions for inmates. It compares the current situation with the existing regulations on prison architecture, highlighting any gaps or discrepancies.The thesis also presents successful cases of European and Italian prison facilities that adopt innovative and virtuous models.One of the main reasons for this research is the lack of a univocal reference for the design of prison spaces. A prison is like a "city within a city," integrated into the urban fabric but with internal spaces that must be designed to meet the specific needs of inmates and staff.The study focuses on the design of functional and comfortable internal spaces that can guarantee safety, well-being, and quality of life for all users of the prison.After defining the methodological approach in which participation played a fundamental role, the third chapter applies it to the case study: the Genoa Pontedecimo prison. After providing an overview of the current situation, the thesis reports on the findings of the site visit and the participation of all stakeholders who live in the prison.Following a SWOT analysis, the thesis proposes solutions to improve sustainability, safety, and quality of life at the Genoa Pontedecimo prison, focusing on access, green areas, and internal spaces.