BENEFICIO DELL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE INTENSIVO IN UN CASO DI UNA GIOVANE PAZIENTE CON ESITI DI EMORRAGIA CEREBRALE

Abstract

Background. L'ictus è un improvviso deficit neurologico dovuto a ischemia o emorragia del sistema nervoso centrale. Circa il 10-15% dei casi si verifica in età giovanile, con maggior incidenza nel sesso femminile ed eziologia più frequentemente emorragica. Secondo le linee guida internazionali, è necessaria l’ospedalizzazione del paziente in centri ad alto volume con team multidisciplinare per massimizzare l'efficacia della riabilitazione. Caso Clinico. Si presenta qui il caso clinico di una donna di 24 anni, colpita da emorragia in sede talamo mesiale sinistra con emiparesi destra e disartria. Sin dalla fase acuta, la paziente è stata trattata con approccio multidisciplinare da fisiatri e logopedisti. Durante la fase post acuta, è stata coinvolta la figura del neuropsicologo. Dopo iniziale valutazione, l'equipe ha redatto collegialmente il Progetto Riabilitativo Individuale concentrato sul miglioramento del deficit periferico del nervo facciale destro con asimmetria nei movimenti bucco-liguo-facciali, miglioramento del ritmo dell’eloquio, recupero della funzione deglutitoria e potenziamento del reperimento lessicale; a livello motorio il recupero è stato incentrato sull'autonomia nel cammino con perfezionamento dello schema del passo e sull’equilibrio in dinamica. Dal punto di vista neuropsicologico, l'obiettivo era il miglioramento delle abilità mnesiche e monitoraggio del tono timico. Nell'arco di 6 mesi di riabilitazione multidisciplinare, la paziente ha riacquisito gli schemi motori di base e ripreso le proprie attività quotidiane incluse quelle complesse (e.g. percorso universitario e guida di veicoli). Osservando il confronto tra i questionari Stroke Specific Quality of Life Scale si reperta un netto miglioramento negli item di linguaggio e mobilità. Conclusioni: il caso clinico proposto conferma i dati di letteratura sulla necessità di trattare con approccio multidisciplinare i pazienti con ictus, al fine di garantire una ripresa delle attività quotidiane.

Background. A stroke is a sudden neurological damage due to ischaemia or haemorrhage of the central nervous system. About 10-15% of strokes is diagnosed in young patients, more frequently in women and it is usually haemorrhagic. According to international guidelines, it is recommended to hospitalize the patients in high-volume centres with a multidisciplinary approach in order to improve the efficacy of rehabilitation. Case report. We hereby present a clinical case of a 24 year old woman, diagnosed with haemorrhage in the left mesial thalamus with hemiparesis and dysarthria. Starting from the acute phase, the patient was treated with a multidisciplinary approach, with physiatrists and speech therapists. During the post-acute phase, a neuropsychologist was added. After the preliminary assessment, the team collegially planned a personalized rehabilitation process focused on the improvement of the right facial nerve disfunction with asymmetry of the facial movements, of the elocution rhythm, of the swallowing disorder and of the lexical retrieval. As regards the motor rehabilitation, it was focused on regaining autonomy while walking, improving step length symmetry and balance in motion. From the neuropsychological point of view the aim was improving the memory abilities and monitoring the patients’ mood. During the six months of multidisciplinary rehabilitation, the patients regained the basic motor skills and she started again her daily activities, including those at a high level of complexity (e.g. studying at university and driving). Comparing the Stroke Specific Quality of Life Scale scores, a marked improvement can be observed in terms of language, speech and mobility. Conclusions. This clinical case confirms that it's necessary to treat patients affected by stroke with a multidisciplinary approach in order to ensure a resumption of their daily activities.