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dc.contributor.advisorTongiorgi, Duccio <1966>
dc.contributor.advisorCalcagno, Paolo <1978>
dc.contributor.authorContino, Alessia <2001>
dc.date.accessioned2023-11-16T15:16:53Z
dc.date.available2023-11-16T15:16:53Z
dc.date.issued2023-11-08
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/6897
dc.description.abstractIl mio elaborato espone la storia delle istituzioni scolastiche per l’élite nello Stato Sabaudo a partire dal Seicento per giungere fino alla fine del Settecento, epoca in cui visse Vittorio Alfieri, protagonista della mia ricerca. Ho ricostruito un quadro generale delle scuole frequentate dalla classe nobiliare dello Stato Sabaudo a partire dalla fondazione degli istituti più prestigiosi, come i collegi gestiti dai Gesuiti, il Collegio dei Nobili, l’Accademia Reale e l’Università di Torino, per raccontare le trasformazioni avvenute nel tempo fino a giungere al XVIII secolo. Nel XVIII secolo visse Vittorio Alfieri: ho voluto raccontare la storia della sua formazione a partire dal primo prete-pedagogo che si occupa della sua istruzione, sino alla frequentazione dell’Università, per indagare il suo rapporto con i docenti, con i compagni di studio e con le istituzioni stesse. Il mio elaborato è volto ad affrontare le prime due epoche della Vita dato che nella Puerizia è narrato il primo approccio al mondo scolastico e all’educazione casalinga, e nell’Adolescenza, invece, emergono le emozioni di sdegno e la critica verso l’Accademia Reale, i docenti, i metodi d’insegnamento e la scarsità degli studi sostenuti. Le istituzioni di cui parla Alfieri, appaiono del tutto autorevoli e capaci di trasmettere una cultura certamente non arretrata: è però polemico con il sistema formativo sabaudo; da adulto, muove aspre critiche sia contro gli insegnanti sia contro i metodi d’insegnamento da loro utilizzati poiché ritiene che gli anni che ha trascorso in Accademia siano anni d’ineducazione in cui, sostanzialmente, non ha imparato quasi nulla. A suo avviso, gli insegnanti non svolgevano con cura e passione il proprio lavoro, alcuni, infatti, si dedicavano ad esporre nozioni senza preoccuparsi del fatto che gli studenti avessero capito oppure no. Oltre a questo Alfieri non ha un’ottima esperienza di vita all’interno dell’istituto: subisce vessazioni dai compagni di studi.it_IT
dc.description.abstractIl mio elaborato espone la storia delle istituzioni scolastiche per l’élite nello Stato Sabaudo a partire dal Seicento per giungere fino alla fine del Settecento, epoca in cui visse Vittorio Alfieri, protagonista della mia ricerca. Ho ricostruito un quadro generale delle scuole frequentate dalla classe nobiliare dello Stato Sabaudo a partire dalla fondazione degli istituti più prestigiosi, come i collegi gestiti dai Gesuiti, il Collegio dei Nobili, l’Accademia Reale e l’Università di Torino, per raccontare le trasformazioni avvenute nel tempo fino a giungere al XVIII secolo. Nel XVIII secolo visse Vittorio Alfieri: ho voluto raccontare la storia della sua formazione a partire dal primo prete-pedagogo che si occupa della sua istruzione, sino alla frequentazione dell’Università, per indagare il suo rapporto con i docenti, con i compagni di studio e con le istituzioni stesse. Il mio elaborato è volto ad affrontare le prime due epoche della Vita dato che nella Puerizia è narrato il primo approccio al mondo scolastico e all’educazione casalinga, e nell’Adolescenza, invece, emergono le emozioni di sdegno e la critica verso l’Accademia Reale, i docenti, i metodi d’insegnamento e la scarsità degli studi sostenuti. Le istituzioni di cui parla Alfieri, appaiono del tutto autorevoli e capaci di trasmettere una cultura certamente non arretrata: è però polemico con il sistema formativo sabaudo; da adulto, muove aspre critiche sia contro gli insegnanti sia contro i metodi d’insegnamento da loro utilizzati poiché ritiene che gli anni che ha trascorso in Accademia siano anni d’ineducazione in cui, sostanzialmente, non ha imparato quasi nulla. A suo avviso, gli insegnanti non svolgevano con cura e passione il proprio lavoro, alcuni, infatti, si dedicavano ad esporre nozioni senza preoccuparsi del fatto che gli studenti avessero capito oppure no. Oltre a questo Alfieri non ha un’ottima esperienza di vita all’interno dell’istituto: subisce vessazioni dai compagni di studi.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.title"La Vita di Vittorio Alfieri: uno sguardo ai luoghi della formazione nello Stato Sabaudo in età moderna"it_IT
dc.title.alternative"The Vita of Vittorio Alfieri: a look at the places of education in the Savoy State in the modern age"en_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurL-FIL-LET/10 - LETTERATURA ITALIANA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea8457 - LETTERE
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO


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