L’ammonimento amministrativo in caso di stalking e di violenza domestica. Profili giuridici ed efficacia preventiva

Abstract

L’elaborato tratta l’ammonimento orale, uno strumento di natura amministrativa disposto dell’Autorità di Pubblica Sicurezza (in particolare dal Questore). È stato introdotto con il d.l. n. 11 del 2009 per la prevenzione del reato di «atti persecutori», c.d. stalking (art. 612-bis c.p.), ed è stato successivamente ampliato con il d.l. n. 93 del 2013 alla prevenzione dei reati di «percosse» (art. 581 c.p.) e «lesioni personali» lievissime (art. 582, comma 2 c.p.) in contesti di violenza domestica. Tuttavia, le caratteristiche dell’ammonimento in caso di stalking non sono state del tutto trasferite nell’ammonimento nei casi di violenza domestica. Infatti, il d.d.l. n. 2530 del 2021 e il d.d.l. n. 1294 del 2023 intendono armonizzare le discipline delle due tipologie di ammonimento. Il provvedimento in esame è una misura di prevenzione personale, praeter o ante delictum, il cui scopo è dissuadere il destinatario dalla reiterazione di atti illeciti, anche al fine di prevenire l’avvio di un procedimento in sede penale. Nell’introduzione dell’ammonimento il Legislatore potrebbe essersi ispirato all’avviso orale del Questore, una misura di prevenzione personale originariamente disciplinata dalla legge n. 327 del 1988 e poi ricompresa nel d.lgs. n. 159 del 2011, c.d. Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Al fine di combattere il rischio di recidiva del soggetto ammonito, nel 2018 è stato siglato a Milano (e poi esteso in altre province) il Protocollo Zeus, un’intesa tra la Polizia di Stato e il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione che prevede l’invito del Questore all’ammonito a partecipare a percorsi di rieducazione e riabilitazione presso il CIPM, con lo scopo di fargli comprendere la gravità delle sue condotte. Nel 2017 l’ammonimento è stato esteso anche alla prevenzione del cyberbullismo.

The essay deals with the oral warning, an administrative instrument issued by the Public Security Authority (in particular by the Quaestor). It was introduced with legislative decree no. 11 of 2009 for the prevention of the crime of «persecutory acts», so-called stalking (art. 612-bis of the criminal code), and was subsequently expanded with the legislative decree n. 93 of 2013 on the prevention of the crimes of «beatings» (art. 581 of the criminal code) and very minor «personal injuries» (art. 582, paragraph 2 of the criminal code) in contexts of domestic violence. However, the characteristics of the warning in cases of stalking have not been fully transferred to the warning in cases of domestic violence. In fact, the draft law n. 2530 of 2021 and the draft law n. 1294 of 2023 intend to harmonize the disciplines of the two types of warnings. The provision in question is a personal prevention measure, praeter or ante delictum, the purpose of which is to dissuade the recipient from repeating illicit acts, also with the aim of preventing the initiation of criminal proceedings. In introducing the warning, the Legislator may have been inspired by the oral warning of the Quaestor, a personal prevention measure originally regulated by law no. 327 of 1988 and then included in legislative decree no. 159 of 2011, so-called Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. In order to combat the risk of recidivism of the warned person, in 2018 the Zeus Protocol was signed in Milan (and then extended to other provinces), an agreement between the State Police and the Italian Center for the Promotion of Mediation which provides the Quaestor's invitation to the warned person to participate in re-education and rehabilitation courses at the Italian Center for the Promotion of Mediation, with the aim of making him understand the seriousness of his conduct. In 2017 the warning was also extended to the prevention of cyberbullying.