Differenze individuali nell'acquisizione e valutazione della prova nel contesto giuridico

Abstract

Lo scopo della tesi è analizzare se e come le differenze individuali possano influire sul contenuto della testimonianza, strumento particolarmente condizionato dal fattore umano per natura e modalità di acquisizione al processo. Il lavoro, frutto anche di riflessioni personali svolte nella attuale doppia veste di magistrato e studentessa del corso di Scienze e Tecniche Psicologiche, è articolato in quattro capitoli. Il primo fornisce nozioni sull’istituto della testimonianza quale “prova” distinta dagli strumenti di “valutazione della prova” (Consulenza Tecnica) ed una ricostruzione dell’evoluzione storica degli studi psicologici sul tema, in parallelo ai mutamenti nel pensiero giuridico, riferendo quindi degli apporti teorici che hanno concorso alla formazione e sviluppo della “Psicologia della Testimonianza”. Il secondo affronta l’analisi psicologica della deposizione in una sintesi fra teoria e ricerca, individuando i possibili fattori di incidenza sui processi cognitivi implicati (es : percezione, motivazione, attenzione) e separatamente valutando il ruolo centrale della memoria. Il terzo e il quarto, evidenziano rispettivamente le differenze dovute alle caratteristiche individuali dei testimoni (es: età, personalità, dipendenze) e la valutazione della prova nell’attività dei consulenti tecnici in entrambi i capitoli, per attualità e rilevanza del tema, considerando separatamente le differenze di genere. L’intero percorso include informazioni sulle regole che, nei procedimenti del nostro sistema giudiziario, necessitano un indispensabile coordinamento con i costrutti psicologici, evidenziando alcuni limiti dell’intervento della psicologia sia nella metodologia di ricerca, sia nella scelta del campo di indagine. Nelle conclusioni, dopo una sintesi critica dell’analisi svolta si auspica un’evoluzione dello studio e della ricerca nelle tematiche affrontate in una sempre più proficua sinergia fra psicologia e diritto.

The aim of this thesis is analyzing if and how individual differences may affect the content of Testimony, a tool particularly susceptible to the human factor due to its nature and modality of acquisition. This work, born of personal reflection based in the double role of judge and psychology student, is divided in four sections. Firstly, providing notions on the tool of Testimony as a means of obtaining "evidence", distinguishing it from tools for "evidence evaluation" ( technical consultancy), a hystorical overview on psychology research, in parallel with legal theory, thus referring to the contribution of both to the development of the "Psychology of Testimony" field of study. Secondly, looking at the psychological analysis of Testimony, synthesizing theory and research, identifying the possible factors of incidence on the involved cognitive processes (i.e. perception, motivation, attention) while separately evaluating the central role of memory. In the last two sections, highlighting respectively the differences due to individual characteristics of witnesses (i.e. age, personality, addiction) and evaluation of evidence collected through the activity of experts, while separately taking into account, due to relevance and actuality of the issue, the role of gender. The work includes notions on rules of our judicial system that require an indispensable coordination with psychological constructs, highlighting some of the limitations of both scope and methodology in current psychological research. Ultimately, this thesis expresses a synthetic yet critical view of the state of research, wishing for continued efforts and a more intense collaboration and exchange of knowledge between fields of study.