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dc.contributor.advisorBenasso, Sebastiano <1979>
dc.contributor.authorGrisoni, Roberta <2000>
dc.date.accessioned2023-06-15T14:11:43Z
dc.date.available2023-06-15T14:11:43Z
dc.date.issued2023-06-08
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/5544
dc.description.abstractLe relazioni più difficili da gestire in una comunità sono tra gli appartenenti ad essa e coloro che entrano per farne parte; tra chi è dentro e chi è fuori. Infatti talvolta questa appartenenza, definita dal condividere tutti quegli aspetti che accomunano chi sta dentro al confine, può tradursi in un atteggiamento di svalutazione nei confronti dell’outgroup, ossia coloro che stanno fuori. Questa dinamica può portare alla formazione di pregiudizi verso tali soggetti, sfociando, in alcuni casi, in un atteggiamento negativo ingiustificato verso uno o più individui solo perché appartenenti a un particolare gruppo sociale o a una diversa etnia. Sebbene la formazione di stereotipi e pregiudizi sia il risultato del normale funzionamento del sistema cognitivo di ogni individuo, che necessita di categorizzare l’enorme quantità di stimoli con cui viene a contatto per poterli elaborare adeguatamente, tali concezioni si possono ritrovare anche in quei meccanismi sociali che sono alla base dell’attribuzione della devianza a determinati soggetti, solamente perché appartenenti a un determinato gruppo sociale minoritario o in quanto aventi certe caratteristiche che possono far presumere l’appartenenza del soggetto a un particolare gruppo (a livello economico, religioso o etnico). Il seguente elaborato ha come obiettivo quello di sfatare l’associazione criminalità-immigrazione, diffusa nel senso comune, mettendo in luce le conseguenze che l’apposizione di questo stigma può comportare.it_IT
dc.description.abstractThe most difficult relationships to manage in a community are between those who belong to it and those who enter to be part of it; between who is inside and who is outside. In fact, sometimes this belonging, defined by sharing all those aspects that those inside the group have in common, can evolve into an attitude of devaluation towards the outgroup. This fact can lead to the growth of prejudices towards these subjects, resulting, in some cases, in an unjustified negative attitude towards one or more individuals just because they belong to a particular social group or to a different ethnic group. Although the growth of stereotypes and prejudices is the result of the normal functioning of the cognitive system of each individual, which needs to categorize the enormous amount of input which it comes into contact in order to process them properly, such thoughts can also be found in those social mechanisms that are at the basis of the attribution of deviance to certain subjects, only because they belong to a certain minority social group or because they have certain characteristics that can lead to the assumption that the subject belongs to a particular group (at an economic, religious or ethnic level) . The following paper aims to debunk the common sense crime-immigration association, highlighting the consequences that the application of this stigma can entail.en_UK
dc.language.isoit
dc.language.isoen
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleStereotipi e devianza. Quando i pregiudizi condizionano il giudizio altruiit_IT
dc.title.alternativeStereotypes and deviance. When prejudices affect the judgment of othersen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.subject.miurSPS/07 - SOCIOLOGIA GENERALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2021/2022
dc.description.corsolaurea8751 - SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE
dc.description.area5 - SCIENZE DELLA FORMAZIONE
dc.description.department100014 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE


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