Il declino dell'egemonia americana

Abstract

Si può iniziare a parlare di potenza statunitense dal 19° secolo, a seguito di due dottrine elaborate dagli stessi americani: la prima è la teoria del destino manifesto, per giustificare la loro espansione verso ovest; la seconda è la dottrina Monroe, che stabiliva la supremazia statunitense sul continente americano. Sarà solo dalla Seconda Guerra Mondiale che gli US diverranno protagonisti del sistema internazionale, ruolo che comincerà ad emergere a partire dalla Prima Guerra Mondiale. Gli US si sono sempre posti come ’potenza liberatrice’ nel sistema internazionale, sottolineando di non essere una potenza imperiale. Essi, non si credono un impero, poiché distinguono quella che è la loro missione, ossia una missione democratizzatrice, e il compito degli imperi, ossia dominare i popoli conquistati. Gli US non desiderano governare, ma che gli altri si governino da soli, seguendo il loro metodo. è sbagliato pensare che gli Stati Uniti ‘occupano’ i territori nei quali sono presenti le loro basi militari, bensì essi ‘difendono’ queste zone. Oggetto di questa tesi è il contesto americano, dall'unipolarismo al multipolarismo, un cambiamento causato dall’ascesa di nuove potenze. In questi anni nasce il declinismo americano, una teoria secondo cui siccome ogni impero declina, anche l’impero americano declinerà. Gli anni dell’unipolarismo rappresentano sia il compimento dell’ascesa statunitense, sia il punto di massima estensione dell’egemonia americana. Questo dibattito ha spinto diversi osservatori a interrogarsi sull’imminenza di un declino statunitense. Per rispondere alla domanda ‘’L’egemonia degli US è davvero in declino?’’, ho deciso di focalizzarmi nel primo capitolo sulla storia americana, dalla prima guerra mondiale ad oggi; nel secondo capitolo analizzerò i fattori che hanno reso gli US un’iperpotenza, che saranno causa del suo declino; l'ultimo capitolo elencherà le principali potenze emergenti e i motivi per cui esse stanno sfidando l’egemonia americana.

We can start talking about U.S. power from the 19th century, as a result of two doctrines developed by the Americans themselves: the first is the theory of manifest destiny, to justify their westward expansion; the second is the Monroe Doctrine, which established U.S. supremacy over the American continent. It will only be from World War II that the US will become a major player in the international system, a role that will begin to emerge from World War I. The US has always positioned itself as a 'liberating power' in the international system, emphasizing that it is not an imperial power. They, do not think of themselves as an empire, since they distinguish what their mission is, namely a democratizing mission, and the task of empires, namely to dominate conquered peoples. The U.S. does not wish to rule, but for others to rule themselves, following their own method. it is wrong to think that the U.S. 'occupies' the territories in which its military bases are located; rather, it 'defends' these areas. The subject of this thesis is the American context, from unipolarism to multipolarism, a change caused by the rise of new powers. These years saw the birth of American declinism, a theory that as every empire declines, the American empire will decline as well. The years of unipolarity represent both the completion of U.S. rise and the point of maximum extension of American hegemony. This debate has prompted several observers to question the imminence of a U.S. decline. To answer the question ''Is U.S. hegemony really in decline?", I have decided to focus in the first chapter on American history, from World War I to the present; in the second chapter I will analyze the factors that have made the U.S. a hyperpower, which will be the cause of its decline; and the last chapter will list the major emerging powers and the reasons why they are challenging U.S. hegemony.