Patrimonio di confine. Il nuovo volto del Museo del '900
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Author
Iossi, Matilde
Supervisor
Andriani, CarmelaAssistant supervisor
Moretti, BeatriceDate
2021-07Data available
2021-08-19Abstract
A distanza di dieci anni dall’inaugurazione del Museo del Novecento, il Comune di Milano lancia “Novecentopiùcento”, concorso internazionale di progettazione per l’ampliamento del Museo, attualmente ospitato all’interno dell’Arengario in Piazza del Duomo – specificatamente nella torre a est e nella manica lunga – e negli spazi al secondo piano di Palazzo Reale.
“Novecentopiùcento” significa chiudere il percorso cronologico-tematico dei 100 anni del Novecento e significa proiettare lo sguardo all’inizio del XXI secolo.
Il concorso nasce dalla volontà di riconvertire e annettere il Secondo Arengario al percorso di visita del Museo del Novecento, con lo scopo di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee, il cui standard per collezioni, spazi espositivi e servizi lo collochi tra le realtà museali più innovative a livello internazionale.
Nello specifico, attraverso questo concorso si sono:
• ampliati gli spazi espositivi per concludere il racconto della storia dell’arte del XX secolo ed oltre, arrivando alle soglie della contemporaneità;
• sviluppati servizi aggiuntivi, quali laboratorio di conservazione, caffetteria, bookshop e un nuovo auditorium, fruibile anche autonomamente, in grado di intercettare pubblici diversi.
Il progetto sul tratto di Via Marconi, compreso fra le due torri dell’Arengario, è stato considerato quale elemento fondamentale della visuale prospettica in direzione nord-sud, che connette il monumento a Leonardo da Vinci in Piazza della Scala alla Torre Martini in Piazza Diaz.
Per questo, il concorso concede la possibilità di progettazione di un collegamento aereo fra i due edifici con un’identità architettonica precisa ma allo stesso tempo leggera e poco impattante sul contesto.
Si è quindi tenuta in considerazione la prospettiva lungo l’asse nord-sud della Piazza che è stata , per quanto possibile, valorizzata e non snaturata.
Tramite tutti questi interventi si è puntato alla valorizzazione dell’intero complesso dell’Arengario, concepito negli anni Trenta da Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi come ingresso monumentale a Piazza del Duomo, speculare all’arco della Galleria Vittorio Emanuele II dando così alla piazza un senso di completezza e di nuovo equilibrio.
Type
ThesisCollections
- Architettura [1197]