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dc.contributor.authorCarnevali, Maria Cecilia
dc.date.accessioned2021-08-19T08:36:17Z
dc.date.available2021-08-19T08:36:17Z
dc.date.issued2021-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3855
dc.description.abstractL’area presa in esame con questo progetto di tesi pur avendo un passato produttivo, ha infatti ospitato per la prima metà del novecento un’industria tessile, possiede le caratteristiche di una stepping stone all’interno della rete ecologica grazie alla vegetazione che vi si è stanziata negli anni dell’abbandono. Ad incentivare ancor più questa vocazione un’ulteriore intervento umano: nel 1992 durante un intervento di speculazione edilizia viene intercettata la falda acquifera e si crea un lago (Lago Bulicante). La presenza di questo elemento ha reso l’area ancor più importante dal punto di vista naturalistico, diventando elemento fondante di un ecosistema unico e prezioso all’interno del tessuto urbano. All’interno del sito sussistono gli edifici della fabbrica, in stato di abbandono, di cui la natura ha preso pieno possesso. Dalle analisi svolte su flora e fauna presenti nell’area è emerso come in questo luogo siano presenti specie di fauna sottoposte a protezione e come si siano ricreati habitat di interesse prioritario. L’area di progetto si configura quindi come un hotspot di biodiversità all’interno del nucleo urbanizzato denso, il numero di specie vegetali e animali che si sono stanziate in questo luogo ne sono la dimostrazione. La presenza di un lago naturale e dell’ecosistema ad esso collegato sono un elemento unico nel suo genere per una città come Roma, ancor più per la storia del luogo in cui si trova; la catena di eventi che ha portato alla nascita di questa oasi in un’area in cui la natura è invece estremamente progettata e controllata la rende una tessera di grande valore all’interno dell’ecosistema urbano. Seppur di dimensioni cospicue rispetto alle grandi core areas presenti all’interno della rete ecologica della città, grazie alle sue peculiarità diviene un’importante stepping stone per specie animali e vegetali. Le caratteristiche di quest’area, la presenza degli edifici dell’ex Snia e la vegetazione spontanea, aggiungono ulteriore valore allo spazio che risulta flessibile ed accogliente verso ampie categorie di utenti. Si configura come un luogo con una elevatissima biodiversità, in cui è possibile fare esperienza diretta di natura nel centro di una metropoli. La commistione di vegetazione ed elementi antropici esalta le caratteristiche dell’una e dell’altra componente: il rigore delle architetture è messo in relazione all’organicità della vegetazione spontanea che determinano interessanti convivenze. Il progetto ha quindi come obbiettivo quello di esaltare le caratteristiche riscontrate in fase di analisi e rendere questo luogo fruibile nella sua interezza. Avendo riscontrato all’interno dell’area elementi naturali di grande pregio ed essendo uno spazio con un passato ed un presente di grande interesse, il progetto mira a sottolinearne la vocazione didattica. La convivenza tra uomo e natura a delinea le forme del progetto: gli assi derivanti dagli edifici tutelati definiscono spazi geometrici dentro ai quali sussistono elementi organici, la dualità viene riproposta e rafforzata. All’interno di queste geometrie il tema della convivenza tra uomo e natura è declinato secondo tre modalità: la valorizzazione dell’esistente, la musealizzazione (definendo aree e percorsi di osservazione degli habitat prioritari), e il distanziamento quindi l’osservazione degli elementi naturali di pregio attraverso percorsi che ne permettano l’osservazione ma non il contatto diretto. The area object of the study has an industrial history, it hosted a textile industry for the first half of the ‘900, but it has now achieved the features of a stepping stone in the ecological network thanks to the spontaneous vegetation that has colonized the space during the years of dereliction. Another fact that increased the process of naturalization of the area was, in 1992, an human intervention: during a speculative excavation an acquifer has been intercepted that created a lake of natural water (Lake ‘Bulicante’). The presence of this element made the area even more important on a naturalistic point of view, becoming the fundamental element to a rare ecosystem in the middle of the urban pattern. In the area are still present the old buildings of the textile industry as relicts, completely colonized by nature. Due to the analysis made on flora and fauna of the site has emerged as in this place are present species of fauna under special defense and how here some priority European habitats has settled. Thus the site’s the features of a biodiversity hotspot in the center of Rome, the number of animal and vegetation species is an evident factor. The presence of the lake and of his ecosystem are unique elements for the city, even more for the industrial past of the area; the events that brought the origin of this oasi in an area where nature is extremely designed, define it as a extremely important patch in the urban ecosystem. Even if the area has a limited extension compared to the large core areas in the ecological network of the city, due to his characteristics it can be an important stepping stone for fauna and flora. The presence of the relicts of the ex Snia and the spontaneous vegetation add more value to the space which is flexible and hospitable for various categories of users. It’s a place with a very high biodiversity and where users can experience nature in the city center. The cohabitation of natural and anthropic elements intensify the features of them both: the geometric and designed by human space is related to the spontaneous vegetation with organic shapes. Therefore the project aims to exalt the features observed during the analysis phase and to open the whole space to users. Due to the presence in the area of rare species and priority habitat and to the history of the place, the project wants to emphasize the educational function. The cohabitation between humans and nature design the shapes of the project: the ancient buildings define the axes of the project, building a geometrical sequence of spaces where nature live, the duality is propose again. In this geometrical pattern the cohabitation theme between humans and nature is declined in three ways: the enhancement of the existent, the musealization (defining spaces and itineraries to observe the habitats) and the distance, the observation of valuable natural elements using designed paths that avoid the contact.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleConvivenze: città e natura. Un parco urbano nell’area dell’Ex Snia di Romait_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorRinaldi, Bianca Maria
unire.assistantSupervisorLarcher, Federica
unire.assistantSupervisorRonci, Manuela
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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