Abitare la Resistenza. Architetti e Architettura nella Resistenza Partigiana in Liguria

Abstract

Questa tesi di laurea è composta da due lavori di ricerca distinti ma complementari. Una prima parte di ricerca storica, documentazione e racconto dei legami tra Architettura e Resistenza sarà una vera e propria occasione di studio e preparazione per la progettazione di un padiglione espositivo temporaneo, un museo a cielo aperto, dedicato alla Lotta di Liberazione dal Nazifascismo in Liguria. Il legame tra Architettura e Resistenza sarà raccontato attraverso tre luoghi emblematici ognuno di particolari caratteristiche architettoniche; il Casone dello Stecca, abitazione rurale e contadina; la Benedicta, edificio dal marcato valore storico, e La Colonia di Rovegno, costruzione pienamente moderna. Allo stesso tempo questi luoghi sono emblematici di tre fasi diverse della Lotta di Resistenza: il primo della nascita del movimento di liberazione (inverno 1943-44), il secondo protagonista del suo sviluppo (1944) e dei tristi fatti dell’eccidio del 7 aprile 1944, e il terzo, rappresentativo del suo consolidamento nelle fasi finali della guerra di liberazione (fine 1944 inizio 1945). A questi si aggiungeranno i racconti delle vite di due giovani studenti genovesi, figli entrambi di famosi architetti ed entrambi caduti durante la guerra di Liberazione, Cesare Crosa di Vergagni e Giorgio Labò. Partendo dall’idea di come la Resistenza venga spesso considerata come un episodio divisivo della storia italiana, il progetto per il padiglione espositivo temporaneo prevedrà la costruzione di un grande muro urbano reticolare e percorribile, in Piazza De Ferrari. Il muro da elemento divisorio diventerà, attraverso la storia, elemento di ricucitura e unione.