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Proposte di rigenerazione del quartiere Calvairate di Milano

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Datteo_Fulgenzi_tesi_ok.pdf (28.63Mb)
Author
Datteo, Alessandro
Fulgenzi, Ginevra
Supervisor
Vagge, Ilda
Assistant supervisor
Burlando, Patrizia
Date
2019-12
Data available
2020-02-10
Abstract
La tesi si sviluppa intorno a delle proposte di rigenerazione del quartiere Calvairate, nel Municipio 4 di Milano, e si concentra in particolar modo sulla riqualificazione del parco E. Alessandrini, situato al suo interno. Attualmente poco inglobato nelle grandi trasformazioni che Milano sta subendo, Calvairate è un quartiere che da sempre possiede una vocazione produttivo-commerciale data dalla presenza dell’ortomercato più grande d’Italia; questo lo ha reso meno vissuto rispetto ad altri quartieri della città, favorendo dunque l’instaurarsi di situazioni di degrado. Per prima cosa sono stati svolti diversi sopralluoghi e un’attenta analisi di inquadramento territoriale, oltre alla ricerca delle diverse vicende storiche del quartiere che si sono succedute, in modo tale da comprendere meglio gli eventi che vi si sono svolti e che ne hanno conferito l’aspetto attuale. Sono stati individuati i punti di forza, tra i quali, la presenza di ampi spazi utilizzabili e un’ottima rete di collegamenti col centro storico della città. Per quanto riguarda le criticità, è emersa invece una cattiva gestione di questi spazi, in particolare delle strade, e la quantità di degrado e malessere che aumenta via via allontanandosi dal centro. È stato utile effettuare una categorizzazione di tutte le strade presenti nel quartiere, in modo da proporre delle soluzioni di intervento tipo a seconda della larghezza delle strade, rendendo più agevole la fruizione e incrementando la quantità di verde urbano. Si è previsto inoltre un cronoprogramma a più fasi che individui gli interventi primari da svolgere per rigenerare il quartiere, tra i quali la sistemazione delle strade primarie, il riassetto del sistema di mobilità dolce e la riqualificazione di tutta la zona a sud del parco Alessandrini; e quelli meno critici, da effettuare in una seconda o terza fase. È stata svolta poi un’analisi molto approfondita della zona sud-est del quartiere, comprendente il parco, il teatro Ciak in via di dismissione e il mercato delle pulci. Anche in questo caso sono emerse diverse potenzialità e molti punti critici su cui intervenire ed è nata l’idea di estendere il parco fino al confine sud con i binari della ferrovia, per inglobare l’intera area e riqualificarla. Il nuovo parco riprende le direttrici principali, rafforzate in questo caso da alberature, oltre ad essere caratterizzato da diverse aree funzionali ad uso pubblico, ciascuna con uno scopo preciso per rendere gradevole la permanenza dei fruitori e trasformare il parco in un punto nevralgico del quartiere. Il cuore del parco è la piazza centrale, formata da un susseguirsi di forme e percorsi sinuosi, che percorsi da nord verso sud ispirano nel visitatore un passaggio metaforico dall’antropizzato al naturale; si parte da zone pavimentate e giochi d’acqua e si sfocia in un bosco naturale, non accessibile da terra, ma attraversabile grazie ad una passerella sospesa tra gli alberi che infonde, a chi la percorre, la sensazione di trovarsi un ambiente boschivo vero e proprio. Grande attenzione è stata data alla scelta della componente vegetale: nella parte centrale del parco si è deciso di concentrare l’aspetto ornamentale attraverso un’accurata scelta di arbusti, mentre le zone più esterne assumono un’impronta più ecologica perché sono state arricchite di alberature di I, II, III grandezza, tra le quali specie arboree già presenti, cresciute nelle condizioni ideali all’interno dell’attuale Alessandrini.
Type
Thesis
Collections
  • Paesaggio [495]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/2691
Metadata
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