Valorizzazione del costruito esistente: il Museo civico di Storia Naturale "G. Doria"
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Author
Maggiolo, Elena
Valli, Elisa
Supervisor
Giachetta, Andrea; Rava, Giovanni PaoloAssistant supervisor
Perini, KatiaDate
2019-10Data available
2019-12-03Abstract
L’incontro con il Direttore del Museo Dr. Giuliano Doria ha posto in evidenza una serie di problematiche riguardanti il Museo di storia naturale, cui la presente tesi ha tentato di fornire una soluzione progettuale.
Sull’aspetto del comfort climatico, per diminuire le elevate temperature interne, dovute sia alla conformazione dell’edificio, sia ai vincoli che la sovraintendenza impone sulla conservazione dei manufatti, si è intervenuto su più fronti.
Per la zona più critica, in quanto presenta il più elevato grado di temperatura percepito, si è adottata la soluzione di posizionare in copertura un tetto giardino.
Sono ormai note le grandi prestazioni termo climatiche che un giardino pensile apporta su un costruito, la stratigrafia tecnologica e il substrato vegetale fanno da perfetto isolante riducendo le trasmissioni di calore radiante fino al 30 %.
I due lucernari attualmente presenti, utilizzati come coperture delle due corti interne verrebbero tolti , riprogettati e riposizionati in copertura apribili.
Il tetto giardino sarà composto da un sistema a verde intensivo, dove saranno presenti specie vegetali mediterranee in modo da garantire tutto l’anno la presenza di verde.
Verrà posizionata inoltre una passerella in legno che percorrerà tutta la copertura, e attraverso delle modifiche in altezza si creeranno panchine e sedute che andranno a formare ambienti per socializzare e godersi il panorama che Genova offre. Un ulteriore valore aggiunto sarà il bar, posto in prossimità dell’ingresso in giardino, che fungerà da area ristoro con annessa cucina per eventuali inaugurazioni o eventi che richiederanno un servizio catering.
Per agevolare l’entrata alle persone con disabilità motoria si è pensato di posizionare una passerella in facciata, conforme alle normative vigenti, che porta direttamente all’interno della prima sala espositiva e poter così visitare il Museo normalmente.
In aggiunta verrebbero installati due ascensori panoramici, posti nelle corti interne che fungono da impianto di risalita e danno la possibilità di osservare i reperti storici, come lo scheletro dell’elefante antico, dall’alto. Inoltre i due ascensori arriverebbero fino in copertura, direttamente nel giardino pensile, attraversando i due lucernari.
Un’altra idea progettuale riguarda l’inserimento di un blocco esterno posto sul retro, che si sviluppa in altezza e che si ancora al costruito.
E’ provvisto di un vano scala e ascensore che porta sia ai vari piani del Museo, sia alla copertura, la superficie è tale da poter ospitare le mostre temporanee che il Museo spesso accoglie.
Una particolarità del blocco retrostante è il suo rivestimento, poiché è stato progettato con uno strato vegetale di tipo rampicante, ancorato su dei pannelli, apportando così un miglioramento estetico-decorativo, e creando un ambiente climatico favorevole, dettato dall’influenza della vegetazione.
Un’ultima modifica è stata quella riguardante gli uffici, posti al secondo piano, che verrebbero spostati in copertura, nella sede dove attualmente vi sono depositati reperti storici, che a loro volta verrebbero collocati insieme alle altre collezioni al secondo piano.
In conclusione ,attraverso delle operazioni mirate a minimizzare il problema del comfort climatico, e alla mal distribuzione degli spazi interni, si è riuscito almeno in parte a valorizzare il Museo dal punto di vista estetico e funzionale e ottenere un raffrescamento passivo degli ambienti interni.
Type
ThesisCollections
- Architettura [1197]