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dc.contributor.authorBagedda, Alice
dc.date.accessioned2019-05-07T10:03:46Z
dc.date.available2019-05-07T10:03:46Z
dc.date.issued2019-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2514
dc.description.abstractLa natura ha tantissimi benefici ambientali ed ecologici; dal punto di vista antropico purtroppo per anni la sua presenza è stata molto sottovalutata. Soltanto negli ultimi decenni il ruolo della natura è stato preso in considerazione nella pianificazione urbana e nella progettazione, in quanto elemento caratterizzante di uno spazio più salubre e vivibile. Vari studi hanno dimostrato come la presenza di una area verde possa avere numerosi benefici sull’uomo e sulla sua salute, sia fisica che mentale, tanto che il pensiero della natura viene considerato come elemento di sostegno ed aiuto alla cura. Da tali idee è nata la figura e la necessità di healing gardens, ossia spazi esterni o interni ad una struttura sanitaria o socio-assistenziale progettatati appositamente con l’obiettivo di migliorare la salute ed il benessere dell’uomo, di lenire i sintomi di una patologia qualora siano presenti o di prevenirne la comparsa. Questi benefici possono manifestarsi sia attraverso un’esperienza passiva del verde (guardare o semplicemente stare in un giardino) sia attraverso un’esperienza che coinvolga attivamente il fruitore (giardinaggio, terapia riabilitativa, attività connesse ecc.). Esistono varie tipologie di healing gardens: tra le più famose si ricordano i giardini dell’Alzheimer, i giardini pediatrici, i giardini per gli anziani e le case di riposo, i giardini degli hospice, i giardini per le dipendenze e i giardini terapeutici per i pazienti psichiatrici. Questa relazione tratta nello specifico quest’ultima tipologia, analizzando sia il contesto in cui si inseriscono, ossia le strutture psichiatriche storiche ed attuali, le legislazioni che le hanno gestite e le caratteristiche che un healing garden di tipo psichiatrico dovrebbe avere. I giardini terapeutici psichiatrici dovrebbero essere progettati in modo tale da lenire e migliorare la situazione socio-culturale, indebolire la stigmatizzazione a cui i degenti sono soggetti, lavorare insieme alle terapie riabilitative e diminuire il loro tempo di degenza. I principi di tali giardini sono stati utilizzati per l’ipotesi progettuali di healing gardens per tre strutture psichiatriche residenziali localizzate presso il Polo sanitario di Rizzeddu a Sassari.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleHealing gardens nelle strutture residenziali psichiatriche. Il progetto per le comunità protette dell'ex ospedale psichiatrico di Rizzeddu, Sassariit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorSenes, Giulio


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