Cambiare Vallecrosia: da un modulo abitativo ad un eco-quartiere
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Author
Boido, Beatrice
Cannici, Federica
Supervisor
Magliocco, AdrianoAssistant supervisor
Canepa, MariaDate
2019-03Data available
2019-04-16Abstract
L’obiettivo di questa tesi è quello di affrontare la progettazione di un nuovo quartiere residenziale a Vallecrosia, piccolo centro urbano in provincia di Imperia, cercando di soddisfare le direttive comunali e allo stesso tempo le istanze di efficientamento energetico ambientale, espresse nelle contemporanee progettazioni di eco-quartieri ed edifici N-Zeb.
Il punto di partenza del nostro lavoro corrisponde alla partecipazione alla competizione internazionale Solar Decathlon Europe 2019, avvenuta durante il Laboratorio di progetto Tecnologia e Ambiente, a cui la Scuola Politecnica di Genova ha partecipato insieme ad altre 8 Università italiane riunite nel Team SEEDItaly*, di cui capofila è stato il Politecnico di Milano.
Fine della competizione è la progettazione di un Nucleo Abitativo N-Zeb*, che sia concepito e progettato per essere innovativo dal punto di vista tecnologico, energetico, funzionale e formale. Il principio fondamentale della gara è che i progetti elaborati non rimangano prototipi fini a sé stessi, ma possano trasformarsi in edifici multipiano per la progettazione in scala urbana.
In sede di laboratorio quindi abbiamo sviluppato il prototipo base -modulo abitativo - elaborando il tema della competizione “densificazione urbana” come “densificazione verde” su base modulare, elementi che rimangono fondamentali nella fase di studio successiva per un edificio residenziale, che costituisce l’elemento base della pianificazione di un tessuto urbano.
Per l’applicazione di questo esercizio progettuale è stata scelta un’area all’interno del Comune di Vallecrosia per la quale l’Amministrazione prevede la trasformazione in Quartiere Residenziale, attualmente ad uso agricolo ma in stato di progressiva dismissione, caratteristiche che, facendone un “vuoto urbano” e una delle poche aree rimaste disponibili per interventi di nuova costruzione, la rendono adatta a questa sperimentazione.
Identificato come Distretto di Trasformazione n°12 (D.T. 12), il sito si estende su circa 98.500 mq ed è suddiviso in 7 sub-distretti che ne differenziano a livello normativo i limiti quantitativi dell’intervento in termini di superficie agibile, numero di abitanti e standard urbanistici.
In sede di laboratorio il progetto è stato sviluppato ponendo maggiore attenzione sullo sviluppo del modulo abitativo in un quartiere residenziale, osservando solo parzialmente la normativa: l’organizzazione distributiva e funzionale dell’intervento è stata elaborata considerando il distretto nella sua totalità, tralasciandone la suddivisione interna in sub-distretti.
Lo studio approfondito per la successiva fase di tesi ha avuto inizio con un incontro al Comune di Vallecrosia alla presenza del Sindaco Armando Biasi e dell’Architetto Micol Ramella, Coordinatrice dell’Area Tecnica Urbanistica dell’Amministrazione Comunale, i quali hanno visionato la nostra proposta e ci hanno aiutato a comprendere al meglio le criticità, le esigenze e gli obiettivi relativi all’area di intervento e al territorio tutto.
Durante il confronto hanno illustrato la visione del Comune rispetto all’approccio che loro vogliono utilizzare per quest’intervento il quale si identifica sicuramente in una più stretta osservazione del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) vigente rispetto alla nostra proposta e nell’intenzione di applicare a Vallecrosia i principi di città-giardino, su modello della vicina Bordighera, e quelli di quartiere sostenibile, sulle tracce dei più lontani ma quanto mai attuali esempi Europei.
L’idea della tesi nasce dalla volontà di coniugare il progetto originario sviluppato in laboratorio con una progettazione effettiva al fine di fare di questo intervento uno strumento per la risoluzione delle criticità esistenti e un’occasione di rilancio per il territorio.
In prima battuta è stato per noi fondamentale approfondire il significato di città giardino dalle sue origini ad oggi, cosa si intende per quartiere sostenibile e come questi due concetti si possano fondere e creare un unico pensiero pianificatorio che si possa rapportare con Vallecrosia nella sua realtà urbana e normativa.
Questa ricerca ci ha portato all’approfondimento dei riferimenti tipologici dati dal comune, il quale, per città-giardino intenderebbe una realtà di sobborgo residenziale a medio bassa densità insediativa, caratterizzato dalla presenza del verde e che viene resa conforme alle attuali necessità di efficientamento energetico attraverso l’orientamento tipologico del quartiere sostenibile, intendendo con questa espressione il livello più prettamente tecnologico e prestazionale dell’intervento.
Alla luce di queste considerazioni abbiamo trovato nel quartiere ecologico l’interpretazione che integra al meglio le esigenze del Comune quindi gli aspetti imprescindibili della città-giardino e quelli del quartiere sostenibile armonizzando in un approccio unitario i due relativi livelli di pianificazione a fronte delle note esigenze ambientali, ma anche sociali.
Su questa base il progetto da singola proposta è diventato una sequenza di 4 possibili approcci progettuali, partendo dal più frammentario, derivato dalle regole dettate dal P.U.C., per arrivare a quello finale, unitario, in linea con l’approccio più ecologico, articolando la progettazione su criteri scelti e gerarchizzati a fronte dell’analisi dell’area, dei precetti della normativa urbanistica ed edilizia e della nostra elaborazione delle previsioni-richieste fatte dalla committenza.
NOTE:
-SEEDItaly, Sustainable Energy Efficient Design Italy, coordinato dal Politecnico di Milano.
-N-Zeb, nearly Zero Energy Building, si intende un edificio a rendimento energetico elevato, il cui fabbisogno energetico (seppur minimo) venga coperto in larga parte da fonti rinnovabili. Il concetto espresso da questo termine si può assimilare a quello di casa passiva.
Type
ThesisCollections
- Architettura [1197]