Studio osservazionale per misurare, analizzare, descrivere i livelli di perdita di dignità percepita nei pazienti con patologie respiratorie croniche.

Abstract

La dignità rappresenta un elemento centrale dell’assistenza infermieristica e costituisce un fondamento etico riconosciuto sia in letteratura sia nei principali documenti normativi e internazionali. Nei pazienti affetti da patologie croniche respiratorie, come BPCO, asma e insufficienza respiratoria tale dimensione risulta particolarmente vulnerabile, in quanto la malattia comporta sintomi persistenti, limitazioni funzionali, perdita progressiva dell’autonomia e un significativo impatto psicologico ed esistenziale. Lo scopo dello studio è quello di misurare, analizzare e descrivere il senso di dignità percepita nei pazienti con patologie respiratorie croniche in relazione alle tre dimensioni (esistenziale, psicologica e fisica) e valutare come si manifestano i diversi aspetti del distress correlato alla dignità. Il campione è costituito da 30 pazienti con diagnosi di patologia respiratoria cronica. Gli strumenti utilizzati sono stati: questionario socio demografico, scala ADL (Activities of Daily Living) e Patient Dignity Inventory italian version (PDI-IT). La popolazione è composta da 14 donne e 16 uomini, con un’ampia distribuzione delle fasce d’età e prevalenza di pazienti con insufficienza respiratoria. Il punteggio medio globale del PDI-IT è stato 44,93, indicativo di un livello di perdita di dignità moderato. I risultati confermano quanto emerso dalla letteratura internazionale: nei pazienti con patologie respiratorie croniche la dignità percepita è influenzata soprattutto da fattori psicologici ed esistenziali, più che dai soli sintomi fisici. La perdita di autonomia, la dipendenza da altri, lo stigma, l’incertezza sul futuro e la trasformazione dell’identità personale rappresentano i principali determinanti del distress legato alla dignità. In questo studio, quasi la metà del campione ha manifestato difficoltà psicologiche rilevanti, indicando la necessità di interventi mirati sul piano emotivo e relazionale.

Dignity represents a central element of nursing care and constitutes an ethical foundation recognized both in the literature and in the main regulatory and international documents. In patients suffering from chronic respiratory diseases, such as COPD, asthma and respiratory failure, this dimension is particularly vulnerable, as the disease involves persistent symptoms, functional limitations, progressive loss of autonomy and a significant psychological and existential impact. The aim of the study is to measure, analyze and describe the sense of dignity perceived in patients with chronic respiratory diseases in relation to the three dimensions (existential, psychological and physical) and to evaluate how the different aspects of distress related to dignity manifest themselves. The sample consists of 30 patients diagnosed with chronic respiratory pathology. The tools used were: socio-demographic questionnaire, ADL (Activities of Daily Living) scale and Patient Dignity Inventory Italian version (PDI-IT). The population is made up of 14 women and 16 men, with a wide distribution of age groups and prevalence of patients with respiratory failure. The overall mean PDI-IT score was 44.93, indicative of a moderate level of loss of dignity. The results confirm what emerged from international literature: in patients with chronic respiratory diseases, perceived dignity is influenced above all by psychological and existential factors, rather than just physical symptoms. Loss of autonomy, dependence on others, stigma, uncertainty about the future and the transformation of personal identity represent the main determinants of distress related to dignity. In this study, almost half of the sample showed significant psychological difficulties, indicating the need for targeted interventions on an emotional and relational level.