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dc.contributor.advisorGavoglio, Paola <1964>
dc.contributor.authorToma, Francesca <1982>
dc.date.accessioned2025-12-04T14:19:12Z
dc.date.available2025-12-04T14:19:12Z
dc.date.issued2025-11-26
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/14200
dc.description.abstractIl carcinoma squamocellulare orale è una neoplasia maligna che ricopre il 90% dei tumori del distretto testa collo. Nonostante gli enormi passa avanti della medicina, la sopravvivenza a 5 anni rimane del 50%. Le cause sono legate sia al paziente sia al sanitario, ciò porta ad una diagnosi tardiva che va ad inficiare su un esito positivo. E’ fondamentale l'intercettazione precoce di lesioni precancerose in modo da garantire una qualità ed un'aspettativa di vita ottimale. Lo studio vuole evidenziare come l’attuazione di un protocollo di controllo routinario durante la seduta d'igiene possa intercettare quelle lesioni che se non trattate evolverebbero in carcinoma squamocellulare. Abbiamo preso in esame 5 casi recatesi presso la clinica odontoiatria San Martino di Genova per una seduta d'igiene. I pazienti, con storie anamnestiche diverse, presentavano lesioni delle mucose con caratteristiche diverse. A tutti i pazienti è stato applicato un protocollo che prevede una raccolta dati minuziosa della lesione in modo da potere essere comparata ai follow-up successivi, un report fotografico sia a luce bianca sia a fluorescenza, strumento diagnostico che abbiamo scelto come ausilio nell'intercettazione. Tutti e 5 i pazienti sono risultati negativi alla fluorescenza. Questo dato ha permesso di considerare come ci sia stata conformità tra il tipo di lesioni ed il risultato ottenuto, come il numero dei campioni è risultato ristretto per potere effettuare uno studio e come di fatto l'igienista, in qualità di professionista della prevenzione, riesca in modo più immediato e continuativo, a tenere monitorato il cavo orale. Le considerazioni in merito tale ruolo risultano positive sia per la frequenza con cui l'igienista vede i pazienti, sia per le sue competenze sviluppate. Introdurre questa metodica di screeening durante la seduta d'igiene, consente un monitoraggio costante del cavo orale e permette di intercettare preventivamente situazioni altamente a rischio.it_IT
dc.description.abstractOral squamous cell carcinoma is a malignant tumor that accounts for 90% of head and neck cancers. Despite significant advances in medicine, the five-year survival rate remains only 50%. The causes are both patient- and healthcare provider-related, leading to delayed diagnosis, which compromises a positive outcome. Early detection of precancerous lesions is essential to ensure optimal quality of life and life expectancy. This study aims to highlight how implementing a routine check-up protocol during oral hygiene sessions can detect lesions that, if left untreated, would progress to squamous cell carcinoma. We examined five cases who attended the San Martino Dental Clinic in Genoa for oral hygiene sessions. The patients, with varying medical histories, presented with mucosal lesions of varying characteristics. All patients underwent a protocol that included meticulous lesion data collection for comparison at subsequent follow-ups, including a photographic report using both white light and fluorescence, a diagnostic tool we chose to aid in detection. All five patients tested negative for fluorescence. This data allowed us to consider the consistency between the type of lesions and the results obtained, how the number of samples was limited to allow for a study, and how the hygienist, as a prevention professional, is able to monitor the oral cavity more immediately and continuously. Considerations regarding this role are positive both in terms of the frequency with which the hygienist sees patients and the skills they have developed. Introducing this screening method during hygiene sessions allows for constant monitoring of the oral cavity and allows for the early detection of high-risk situations.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleIl ruolo dell'Igienista dentale nella prevenzione secondaria di lesioni neoplastiche nel cavo orale attraverso la Fluorescenzait_IT
dc.title.alternativeThe role of the dental hygienist in the secondary prevention of neoplastic lesions in the oral cavity through fluorescenceen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea9289 - IGIENE DENTALE
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100010 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE E DIAGNOSTICHE INTEGRATE


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