Efficacia all'uso dei probiotici in combinazione con la terapia parodontale non chirurgica, una revisione sistematica

Abstract

La parodontite è caratterizzata da un processo infiammatorio che porta alla distruzione dell’apparato di sostegno del dente. La terapia non chirurgica, costituita da scaling e root planing (SRP), è considerata il trattamento più affidabile per il trattamento della parodontite, ma la sola terapia parodontale non chirurgica non sempre è in grado di garantire la completa stabilizzazione della malattia. Il limite del SRP consiste nella possibilità di una rapida ricolonizzazione dei siti trattati da parte dei patogeni parodontali, con conseguente riattivazione del processo infiammatorio. Questo avviene perché, nonostante la decontaminazione, il cavo orale rimane un ambiente favorevole alla ricolonizzazione batterica, con la possibilità di recidiva clinica e infiammatoria. Negli ultimi tempi si è sviluppato un crescente interesse verso i probiotici. In parodontologia i probiotici vengono utilizzati principalmente per due ragioni: da un lato la competizione ecologica e l’antagonismo microbico, che si traduce nella riduzione dei batteri patogeni attraverso meccanismi di esclusione competitiva, produzione di sostanze antimicrobiche e coaggregazione, dall’altro la modulazione della risposta immunitaria dell’ospite. Questi due meccanismi, agendo in sinergia, potrebbero favorire una riduzione della carica microbica patogena e, contemporaneamente, un contenimento della risposta infiammatoria responsabile della distruzione dei tessuti parodontali. Questa tesi si propone di analizzare il ruolo dei probiotici nella prevenzione e nel trattamento della malattia parodontale, approfondendo le basi biologiche della loro azione, le modalità di somministrazione, i principali risultati degli studi clinici e le prospettive di applicazione nella pratica odontoiatrica. L’obiettivo è quello di fornire una panoramica aggiornata e basata sull’evidenza scientifica, evidenziando come la combinazione tra terapia parodontale convenzionale e supporto probiotico possa rappresentare un valido strumento

Periodontitis is characterized by an inflammatory process that leads to the destruction of the tooth’s supporting apparatus. Non-surgical therapy, consisting of scaling and root planing (SRP), is considered the most reliable treatment for periodontitis, but non-surgical periodontal therapy alone is not always able to ensure complete stabilization of the disease. The limitation of SRP lies in the possibility of rapid recolonization of treated sites by periodontal pathogens, resulting in reactivation of the inflammatory process. This occurs because, despite decontamination, the oral cavity remains an environment favorable to bacterial recolonization, with the potential for clinical and inflammatory relapse. In recent years, growing interest has developed toward probiotics.

In periodontology, probiotics are used mainly for two reasons: on the one hand, ecological competition and microbial antagonism, which lead to a reduction in pathogenic bacteria through mechanisms such as competitive exclusion, production of antimicrobial substances, and co-aggregation; on the other hand, modulation of the host immune response. These two mechanisms, acting synergistically, may promote a reduction in the pathogenic microbial load while simultaneously containing the inflammatory response responsible for periodontal tissue destruction.

This thesis aims to analyze the role of probiotics in the prevention and treatment of periodontal disease, exploring the biological bases of their action, methods of administration, the main findings from clinical studies, and future perspectives for their application in dental practice. The goal is to provide an up-to-date, evidence-based overview, highlighting how the combination of conventional periodontal therapy and probiotic support may represent a valuable tool