Valutazione dell’ efficacia della sabbiatura nelle mascherine per il trattamento di sbiancamento domiciliare: uno studio split-mouth

Abstract

L’ obbiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia della sabbiatura nella superficie interna delle mascherine utilizzate per i trattamenti di sbiancamento dentale domiciliare, al fine di determinare se tale modifica possa influenzare l’azione degli agenti sbiancanti. La ricerca è stata condotta attraverso uno studio split-mouth, che ha permesso di confrontare all’ interno dello stesso soggetto, le due differenti superfici di mascherina. Sono stati inclusi all’ interno dello studio soggetti sani, privi di lesioni cariose e sensibilità dentale pregressa. A ciascuno dei partecipanti sono state consegnate le mascherine personalizzate e suddivisi in due gruppi di trattamento, al gruppo A è stato consegnato un gel sbiancante a base di perossido di idrogeno al 6% (Philips DayWhite), mentre al gruppo B gel sbiancante a base di perossido di carbammide al 16% (Philips NiteWhite). La valutazione delle variazioni cromatiche è stata eseguita attraverso la spettrofotometria in tre momenti temporali distinti (T1, T2, T3), consentendo così un’analisi oggettiva e riproducibile dei cambiamenti di colore ottenuti. I risultati hanno evidenziato che, nel gruppo A la superficie sabbiata ha prodotto un effetto sbiancante più rapido e marcato nelle fasi iniziali del trattamento. Al contrario nel gruppo B, non sono state riscontrate differenze significative tra le due tipologie di superficie. Entrambi i protocolli hanno mostrato un’efficacia complessivamente comparabile nel risultato finale, anche se la sabbiatura della mascherina può rappresentare un fattore tecnico potenzialmente utile per ottimizzare i trattamenti domiciliari a base di perossido di idrogeno.

The objective of the present study was to evaluate the effectiveness of sandblasting on the inner surface of whitening trays used for at-home dental bleaching treatments, in order to determine whether such a modification could influence the action of the bleaching agents. The research was conducted through a split-mouth study, which allowed for the comparison of two different tray surfaces within the same subject.Healthy participants with no carious lesions or pre-existing dental sensitivity were included in the study. Each participant received customized trays and was assigned to one of two treatment groups: Group A was given a whitening gel containing 6% hydrogen peroxide (Philips DayWhite), while Group B received a whitening gel containing 16% carbamide peroxide (Philips NiteWhite).Color variation was assessed by spectrophotometry at three different time points (T1, T2, T3), allowing for an objective and reproducible analysis of the color changes achieved.The results showed that, in Group A, the sandblasted surface produced a faster and more pronounced whitening effect during the initial phases of treatment. In contrast, Group B showed no significant differences between the two types of tray surfaces.Both protocols demonstrated overall comparable effectiveness in the final outcome, although sandblasting the tray surface may represent a potentially useful technical factor to optimize at-home whitening treatments based on hydrogen peroxide.