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dc.contributor.advisorAvanzini, Stefano <1978>
dc.contributor.advisorBevilacqua, Michela <1972>
dc.contributor.advisorTappino, Maria Francesca <1969>
dc.contributor.authorBotta, Cecilia <2002>
dc.date.accessioned2025-12-04T14:13:21Z
dc.date.available2025-12-04T14:13:21Z
dc.date.issued2025-11-21
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/13964
dc.description.abstractGli accessi venosi centrali (CVC) a breve permanenza sono dispositivi fondamentali nella gestione clinica dei pazienti, questo perché consentono la somministrazione di terapie endovenose, liquidi di mantenimento, emoderivati e nutrizione parenterale e l’esecuzione di prelievi ematici ripetuti. Tuttavia, la loro presenza è spesso associata a complicanze che possono compromettere l’efficacia del trattamento e la sicurezza del paziente. Le complicanze associate a CVC che vengono analizzate in questo studio sono l’infezione e la dislocazione in relazione alle diverse tecniche di fissaggio e stabilizzazione. Il fissaggio tradizionalmente adottato per i CVC avviene mediante i punti di sutura, che, in base alle linee guida e agli ultimi studi, sono spesso correlati ad una maggiore incidenza di problematiche; risultano, infatti, meno efficaci nel garantire una stabilizzazione duratura e possono contribuire all’insorgenza di complicanze locali. Il SecurAcath consiste in un sistema di ancoraggio sottocutaneo capace di mantenere il catetere stabile dal momento dell’impianto fino alla sua rimozione, riducendo la necessità di fissaggi aggiuntivi, ma soprattutto migliorando e facilitando la gestione del CVC. L’obiettivo dell’elaborato è quello di valutare l’efficacia del dispositivo di ancoraggio sottocutaneo “SecurAcath” nella prevenzione delle complicanze associate a CVC a breve permanenza nella popolazione pediatrica, confrontandolo con altri metodi di fissaggio. Si tratta di uno studio osservazionale prospettico che è stato condotto attraverso una raccolta dati di impianti di CVC a breve permanenza, escludendo i pazienti con un’età superiore ai 18 anni e i cateteri ad inserzione femorale. Attraverso l’analisi dei dati raccorti è emerso che l’incidenza complessiva di complicanze nei cateteri stabilizzati con SecurAcath è pari al 7,14%, rispetto ad un’incidenza del 34,78% nei cateteri fissati con metodi alternativi.it_IT
dc.description.abstractShort-term central venous catheters (CVCs) are essential devices in the clinical management of patients, as they allow the administration of intravenous therapies, maintenance fluids, blood products, parenteral nutrition, and repeated blood sampling. However, their presence is often associated with complications that may compromise treatment efficacy and patient safety. The complications analyzed in this study are infection and catheter dislocation in relation to different fixation and stabilization techniques. Traditionally, CVC fixation is performed using sutures, which, according to current guidelines and recent studies, are often associated with a higher incidence of complications; they are less effective in ensuring long-term stabilization and may contribute to the onset of local issues. In recent years, sutureless techniques, particularly the SecurAcath device, have rapidly gained popularity and have become the stabilization method recommended by the most recent guidelines. SecurAcath is a subcutaneous anchoring system that maintains catheter stability from insertion to removal, reducing the need for additional fixation while improving and facilitating CVC management. The aim of this work is to evaluate the effectiveness of the subcutaneous anchoring device SecurAcath in preventing complications associated with short-term CVCs in the pediatric population, compared to other fixation methods. This is a prospective observational study conducted through the collection of Short-term central venous catheters insertion data, excluding patients over 18 years of age and femoral catheters. Data analysis showed that the overall incidence of complications in catheters stabilized with SecurAcath was 7.14%, compared to 34.78% in catheters fixed with alternative methods. These results suggest that the use of a subcutaneous anchoring system may be a strategy to improve catheter stability and reduce the risk of infection and dislocation.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.title"Impiego di sistemi di ancoraggio sottocutaneo (SecurAcath) nella gestione e prevenzione delle complicanze dei Cateteri Venosi Centrali a breve permanenza nella popolazione pediatrica"it_IT
dc.title.alternative“Use of Subcutaneous Anchoring Systems (SecurAcath) in the Management and Prevention of Complications of Short-Term Central Venous Catheters in the Pediatric Population”en_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/bachelorThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea9277 - INFERMIERISTICA PEDIATRICA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100009 - DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE, RIABILITAZIONE, OFTALMOLOGIA, GENETICA E SCIENZE MATERNO-INFANTILI


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