Integrazione della simulazione nella formazione infermieristica come strumento di prevenzione degli errori

Abstract

La presente tesi esplora l’integrazione della simulazione nella formazione infermieristica come strumento di prevenzione degli errori, ponendo l’accento sul ruolo crescente delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale (IA) nel miglioramento della qualità dell’apprendimento. L’obiettivo generale è valutare come la simulazione — in particolare quella ad alta fedeltà — contribuisca allo sviluppo delle competenze cliniche, comunicative e decisionali degli studenti infermieri, riducendo il rischio di errore in contesti reali. Lo studio, di tipo osservazionale descrittivo, ha coinvolto un campione di studenti del secondo e terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Genova, che hanno partecipato a un questionario online auto-costruito, composto da sezioni riguardanti il realismo, l’efficacia e la percezione della simulazione. Sono stati raccolti 42 questionari completi, analizzati mediante statistiche descrittive e comparazioni tra anni di corso. I risultati mostrano un’elevata percezione di efficacia della simulazione, mentre il realismo interattivo del manichino rappresenta la principale criticità. Gli studenti del terzo anno, più esperti, si sono dimostrati più critici verso la fedeltà del comportamento del paziente simulato, ma più convinti dell’impatto della simulazione nella prevenzione degli errori clinici. In prospettiva, l’IA rappresenta un elemento chiave per superare i limiti del realismo e rendere la simulazione più dinamica, adattiva e personalizzata. Le future applicazioni potrebbero integrare pazienti virtuali intelligenti e sistemi di feedback automatizzati, rafforzando il valore formativo e preventivo della simulazione infermieristica.

This thesis explores the integration of simulation in nursing education as a tool for error prevention, with a focus on the growing role of digital technologies and artificial intelligence (AI) in improving the quality of learning. The main objective is to evaluate how simulation — particularly high-fidelity simulation — contributes to the development of clinical, communication, and decision-making skills in nursing students, thereby reducing the risk of errors in real-world contexts.

The study, of a descriptive observational nature, involved a sample of second- and third-year students from the Nursing Degree Program at the University of Genoa, who participated in a self-constructed online questionnaire. The questionnaire included sections on realism, effectiveness, and perception of simulation.

A total of 42 completed questionnaires were collected and analyzed using descriptive statistics and comparisons between year groups. The results show a high perception of the effectiveness of simulation, while the interactive realism of the mannequin represents the main criticality. Third-year students, being more experienced, were more critical of the fidelity of the simulated patient's behavior but more convinced of the impact of simulation in preventing clinical errors.

Looking forward, AI represents a key element in overcoming the limitations of realism and making simulation more dynamic, adaptive, and personalized. Future applications could integrate intelligent virtual patients and automated feedback systems, strengthening the educational and preventive value of nursing simulation.