LE COMUNITA’ IN SALUTE NELLA ASL4 CHIAVARESE

Abstract

La presenza nel territorio della ASL4 Chiavarese di zone interne e montane disagiate, con un indice di vecchiaia che in alcuni Comuni supera il 500%, in cui vivono nuclei famigliari isolati, spesso monoparentali e, talvolta, in stato di degrado, deprivazione e con un elevato tasso di malattie croniche, ha mosso l’ideazione del nuovo modello operativo che risponde all’esigenza di ri-modulare, secondo il principio di prossimità, i servizi socio-sanitari per intensità e localizzazione degli stessi. L’idea è nata da una situazione altamente critica in Val di Vara dove, in seguito al pensionamento dello storico medico di medicina generale e all’indisponibilità di un sostituto per un intero anno, si è costituto un comitato di protesta dei cittadini, a cui la ASL ha dato risposta con un progetto di co-progettazione ispirato ai principi del community building. Tale azione è esitata nella costituzione delle “Comunità in Salute”, ovvero micro-aree sub-distrettuali caratterizzate da omogeneità geomorfologica, socio-economica e di accessibilità, nell’ambito della quali i servizi sono personalizzati con un approccio dinamico, digitalizzato e prossimo ai cittadini. In particolare, grazie al metodo della co-progettazione, che ha coinvolto la ASL, i Comuni e le realtà territoriali, per ciascuna “Comunità in salute” si è proceduto alla ri-definizione dell’offerta sociosanitaria e alla ri-modulazione dei percorsi di cura e di assistenza organizzati in maniera diffusa ed integrati tra territorio e ospedale. In sintesi, il raccordo tra le attività esistenti, unito al potenziamento della digitalizzazione, ha consentito di garantire un livello minimo omogeneo di assistenza primaria nei vari territori montani, anche in caso di carenza temporanea di medici di medicina generale.

The presence within the ASL4 Chiavarese territory of disadvantaged inland and mountainous areas, characterized by an ageing index exceeding 500% in some municipalities, where isolated households—often single-parent and sometimes affected by social deprivation, environmental degradation, and a high prevalence of chronic diseases—are concentrated, led to the development of a new operational model aimed at reconfiguring health and social care services according to the principle of proximity, with respect to both service intensity and geographical distribution. The model originated from a critical situation in the Val di Vara area where, following the retirement of the long-serving general practitioner and the lack of a replacement for an entire year, citizens organized a protest committee. The Local Health Authority (ASL) responded by launching a co-design project inspired by the principles of community building. This initiative resulted in the establishment of the “Communities in Health”—sub-district micro-areas defined by geomorphological, socio-economic, and accessibility homogeneity—within which services are customized through a dynamic, digitized, and citizen-centered approach. Through the co-design methodology, which involved the Local Health Authority, municipalities, and community stakeholders, each Community in Health redefined its health and social care provision and reorganized care and assistance pathways into a distributed, integrated system linking community-based and hospital settings. In summary, the integration of existing activities, combined with enhanced digitalization, made it possible to ensure a uniform minimum level of primary care across mountain areas, even in the temporary absence of general practitioners.