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“Alle origini del segno: lo scarabocchio nei primi tre anni, tra evoluzione e funzione educativa”.
| dc.contributor.advisor | Panesi, Sabrina <1988> | |
| dc.contributor.author | Paccagnini, Erika <2001> | |
| dc.date.accessioned | 2025-11-13T15:12:34Z | |
| dc.date.available | 2025-11-13T15:12:34Z | |
| dc.date.issued | 2025-11-10 | |
| dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/13640 | |
| dc.description.abstract | Che cosa si nasconde dietro gli scarabocchi e i primi disegni dei bambini? E perché sottovalutarli significa perdere una parte essenziale della loro crescita? La presente ricerca esplora il disegno infantile come linguaggio complesso, espressivo e cognitivo, capace di rivelare i processi di pensiero e di rappresentazione del bambino nei primi anni di vita. Attraverso un percorso che intreccia contributi psicologici, pedagogici e cognitivi, il lavoro analizza come lo sviluppo grafico rifletta la progressiva costruzione del sé e della relazione con il mondo. Nella prima parte vengono presentate le prospettive classiche di autori come Piaget, Luquet, Kellogg e Lowenfeld, che hanno posto le basi per la comprensione evolutiva del disegno infantile. In particolare, l’opera di Kellogg ha restituito allo scarabocchio la sua dignità di linguaggio, rivelandone la struttura interna e la portata universale. Le ricerche più recenti, rappresentate da Pinto, Morra e Panesi, approfondiscono il legame tra il disegno, le funzioni comunicative e i processi cognitivi ed esecutivi, mostrando come il gesto grafico si intrecci con memoria, attenzione, pianificazione e controllo. Il capitolo finale traduce queste riflessioni in chiave pedagogica, mettendo in luce le implicazioni educative del disegno come esperienza di crescita, relazione e conoscenza. Osservare, comprendere e valorizzare gli scarabocchi significa riconoscere nel segno infantile un atto di esplorazione e di significazione del reale. L’adulto, attraverso un atteggiamento di ascolto e di rispetto, diventa compagno di un processo in cui il bambino trasforma emozioni e pensieri in forme visibili. Riconoscere il valore del disegno significa, dunque, riconoscere la complessità dello sviluppo infantile: un processo in cui gesto, pensiero e creatività si uniscono per dare forma alla meraviglia di scoprire e comprendere il mondo. | it_IT |
| dc.description.abstract | What lies behind children’s early scribbles and drawings? And why does underestimating them mean overlooking an essential part of their growth? This study explores children’s drawing as a complex, expressive, and cognitive language that reveals the processes of thought and representation during the early years of life. Through a dialogue between psychological, pedagogical, and cognitive perspectives, it examines how graphic development reflects the gradual construction of the self and the relationship with the surrounding world. The first part presents the classical perspectives of authors such as Piaget, Luquet, Kellogg, and Lowenfeld, who laid the foundations for understanding the developmental aspects of children’s drawing. In particular, Kellogg’s work restored dignity to scribbling as a genuine form of language, revealing its internal structure and universal features. More recent research, represented by Pinto, Morra, and Panesi, investigates the relationship between drawing, communication, and cognitive-executive processes, showing how graphic activity intertwines with memory, attention, planning, and self-regulation. The final section translates these reflections into educational practice, highlighting the pedagogical implications of drawing as an experience of growth, relationship, and meaning-making. Observing and valuing children’s drawings means recognizing in their marks an act of exploration and a process of constructing meaning. The adult, through attentive and respectful observation, becomes a companion in the child’s journey of transforming emotions and thoughts into visible forms. Recognizing the value of drawing therefore means acknowledging the complexity of child development, a process in which gesture, thought, and creativity come together to express the wonder of discovering and understanding reality. | en_UK |
| dc.language.iso | it | |
| dc.rights | info:eu-repo/semantics/restrictedAccess | |
| dc.title | “Alle origini del segno: lo scarabocchio nei primi tre anni, tra evoluzione e funzione educativa”. | it_IT |
| dc.title.alternative | “To the origins of sign: scribbling in the first three years, between evolution and educational function”. | en_UK |
| dc.type | info:eu-repo/semantics/bachelorThesis | |
| dc.subject.miur | M-PSI/04 - PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE | |
| dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
| dc.date.academicyear | 2024/2025 | |
| dc.description.corsolaurea | 10841 - SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE | |
| dc.description.area | 5 - SCIENZE DELLA FORMAZIONE | |
| dc.description.department | 100014 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE |
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Laurea Triennale [4071]

